Pediatra a Parabiago, Gallera alle mamme: abbiamo le mani legate

La petizione in difesa della dottoressa che a maggio dovrà cedere il posto alla titolare: leggi e procedure non permettono eccezioni

L’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera è rimasto colpito dalla mobilitazione

L’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera è rimasto colpito dalla mobilitazione

Parabiago (Milano), 19 febbraio 2020 - Quando ha saputo della raccolta firme organizzata dalle famiglie, e letto l’articolo de Il Giorno (in cui ieri si parlava della mobilitazione a suo favore organizzata) è scoppiata a piangere. Commossa. Elisabetta Zito, probabilmente la pediatra più amata del Milanese non poteva immaginare che la sua dedizione ai bambini – per lei naturale e spontanea – potesse avere un tale clamore. È nato tutto due settimane fa. Quando un gruppo di genitori – capofila Sonia S. mamma di tre bambini piccoli – saputo che la pediatra “supplente“ dovrà cedere il posto in ambulatorio alla titolare appena uscita vincente da un regolare concorso, hanno lanciato una raccolta firme sulla piattaforma Change.org per chiedere alla Regione, e in particolare all’assessorato alla Sanità, di mantenere al suo posto la Zito. "Non abbiamo assolutamente nulla contro la persona che arriverà fra tre mesi, e nessuno mette in dubbio le sue capacità – dicono le mamme – ma Elisabetta Zito si è dimostrata in questo anno in cui ha retto l’ambulatorio un medico eccezionale: l’idea di vedere andare a via una dottoressa sempre disponibile, in grado di rispondere a ogni richiesta, a ogni necessità a qualsiasi ora del giorno e della notte ci fa stare male".

Com’è possibile che non possa essere considerata, da chi deve assegnare i ruoli, la valutazione estremamente positiva di genitori e famigliari dei 1.200 bambini in età pediatrica a suo carico? è questa la domanda che si sono posti gli autori della raccolta firme, e ovviamente le persone che hanno aderito all’appello. Spegne purtroppo le loro speranze l’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera, rimasto umanamente colpito dalla vicenda. Ma che si trova purtroppo con le mani legate: "Comprendo benissimo lo stato d’animo di questi genitori – dice – ma ciò che è stato fatto, e cioè il “concorso per titoli“ per selezionare il titolare dell’ambulatorio è quanto la legislazione nazionale prevede e a quella noi dobbiamo attenerci. Sarebbe auspicabile, quello sì, che anche in questo specifico ambito ci potesse essere un’autonomia decisionale da parte della Regione. “Svecchiando“, per così dire, le leggi allora si potrebbero considerare altri parametri per determinare i punteggi che formano le graduatorie dei medici, come in questo caso il grado di soddisfazione degli assistiti. Malauguratamente adesso non ci è possibile farlo".

L’erede di quello che era stato lo studio medico di un’altra amatissima pediatra, Maria Vittoria Tiranzi, venuta a mancare nel 2018 all’età di62 anni, ha fatto valere il diritto all’avvicinamento a casa, in quanto risiede a San Vittore Olona. Zito – era stata la stessa Tiranzi a volerla come sua sostituta quando le forze non le avevano più permesso di proseguire l’attività medica – abita invece a Lainate. La petizione continuerà in ogni caso il suo percorso. Il traguardo potrebbe essere quello delle mille firme. Passaggio successivo la sua presentazione al Consiglio regionale lombardo perché venga esaminata sia dal parlamento regionale sia dalle commissioni ed eventualmente dalla Giunta. I genitori non intendono insomma demordere pur di difendere e tenersi fino all’ultimo tentativo possibile la loro amatissima pediatra.