Parabiago, mamme e papà: "Non toccateci la pediatra: è troppo brava"

La supplente in forza all’ambulatorio di Parabiago dovrà cedere il posto a maggio alla titolare, ma i genitori non lo accettano

Pediatra (foto di repertorio)

Pediatra (foto di repertorio)

Mialno, 18 febbraio 2020 -  Sempre disponibile a ogni ora del giorno e della notte per dare consigli o controllare degli esami. In grado di entrare in sintonia con i bambini come pochi altri sanno fare. Appassionata del suo lavoro al punto di non stare a guardare con precisione svizzera gli orari d’apertura del suo ambulatorio. La pediatra che ogni genitore vorrebbe avere per i propri figli esiste e ha trovato casa, anzi, studio, nella zona della nuova Coop vicino alla stazione. È così brava, insomma, che alla sola idea di poterla perdere – come in effetti rischia di accadere fra tre mesi – mamme e papà dei 1.200 bambini assistiti hanno raccolto nel giro di due settimane quasi trecento firme da consegnare alla Regione e agli uffici sanitari perché ascoltino il loro appello e lascino Elisabetta Zito – questo il suo nome – al suo posto.

Zito infatti ha sostituito dal gennaio dell’anno scorso la pediatra titolare dello studio, Maria Vittoria Tiranzi, poi venuta a mancare. In chiave temporanea quindi. Come una sorta di supplenza. Quando la Regione ha indetto il “concorso per titoli“ per individuare il sostituto della compianta Tiranzi, Zito vi ha regolarmente preso parte. Ma si è vista superare, lei che vive a Lainate, da un’altra dottoressa. Che risiedendo a San Vittore Olona ha chiesto di poter ottenere l’avvicinamento a casa e lo ha ottenuto. Ed è risultata la prima in graduatoria. Sarà dunque lei a indossare il camice bianco a Parabiago a maggio.

"Si tratterà certamente di un’ottima dottoressa, non stiamo mettendo in dubbio le sue competenze – spiega Sonia S. mamma di tre bambini piccoli e ideatrice della raccolta firme sulla piattaforma Change.org –. ma con la Zito non ci sono una mamma o un papà che non si stiano trovando bene. C’è sempre, ha delle attenzioni e un modo di dialogare con i bambini che nessuno di noi aveva mai visto finora. Non credo di esagerare nel dire che è una persona eccezionale. Per fare un esempio, l’ultima volta che mia figlia è stata male è venuta a visitarla alle nove e mezza di sera. Chi oggi, nella sanità pubblica, garantisce ancora questi standard e questo spirito di abnegazione?".

Era stata la stessa Tiranzi, quando i suoi giorni erano purtroppo ormai contati, a volere con forza che fosse Elisabetta Zito la sua erede designata. L’aveva vista all’opera e se n’era innamorata. E così è stato dal sette gennaio 2019. Ma la Regione ha dovuto in ogni caso rispettare le procedure previste dalla legge. Procedure che i genitori firmatari della petizione chiedono che per una volta vengano “messe da parte“, per premiare non solo il buon cuore e l’altruismo di un medico quasi eccezionale, ma anche il benessere dei loro figli. Per i quali è diventato ormai un volto famigliare. "Quel che domandiamo al presidente Fontana, o al suo assessore alla Sanità, è che per una volta si faccia eccezione. Siamo noi genitori a chiederlo". La petizione, che è ancora in corso (su www.change.org, individuabile col titolo “Regione Lombardia: aiutateci Zito Elisabetta pediatra di ruolo, erediti lo studio della dottoressa Tiranzi“), mira a raggiungere le mille firme. Secondo quanto previsto dalla legislazione lombarda, potrà poi essere consegnata al Consiglio regionale che coinvolgerà nell’esame la commissione specifica e la Giunta. Nessuna famiglia ha nulla contro la pediatra in pectore, ci mancherebbe. Ma se la Zito non dovesse essere confermata, è già garantito che nell’eventuale studio privato che andrà ad aprire ci sarà la fila fuori di bimbi, papà e mamme. Ma anche di zie, zii e nonni.