Parabiago, sfida fatale con i fratelli: così è morto il 13enne peruviano

Il ragazzino è rimasto per dieci minuti intrappolato in una chiusa

Il luogo della tragedia a Parabiago

Il luogo della tragedia a Parabiago

Parabiago (Milano), 11 luglio 2022 - ​Una prova di coraggio, fatale. È deceduto all’ospedale di Circolo di Varese il ragazzino di 13 anni che sabato si era tuffato nel canale Villoresi. Il giovane, che ha origini peruviane, abitava con la famiglia in un comune del Legnanese. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto il ragazzo era arrivato al mattino insieme a familiari ed altri ragazzini in via Vela al confine con Casorezzo, dove ci sono i canali secondari. Sarebbe stata fatale al giovane una sfida. Il tredicenne voleva passare dal canale secondario a quello principale, quindi al Villoresi, sott’acqua attraverso la chiusa. In quel punto la forte pressione dell’acqua crea dei mulinelli, che gli hanno impedito di riemergere spingendolo sul fondo della vasca di irrigazione. Non vedendolo riemergere la madre e i fratelli hanno cominciato a gridare e a chiedere aiuto. Altri cinque stranieri, anche loro sulla riva della conca per cercare un pò di fresco, si sono buttati e lo hanno ripescato.

Essendo rimasto sott’acqua una una decina di minuti, le sue condizioni fin da subito sono state ritenute gravissime: aveva perso i sensi e il suo cuore non batteva più. Alcune persone che hanno assistito alla scena hanno cominciato a fare le prime manovre di rianimazione mentre veniva allertato il 118. Il ragazzo è stato soccorso sul posto, intubato e trasportato con l’elicottero all’ospedale di Circolo di Varese. Le sue condizioni sono via via peggiorate con il passare del tempo e il giovane è deceduto nel reparto di terapia intensiva sabato sera intorno alle 21. Una tragedia che si somma a quella del ragazzino di 15 anni El Bourji Ahmad, nato a Varese e residente a Sangiano, deceduto sempre sabato sera nel medesimo ospedale di Varese. Il ragazzo era affogato mercoledì 6 luglio in seguito ad un arresto cardiaco avvenuto ad Arolo, frazione di Leggiuno, sulla sponda lombarda del lago Maggiore. Il ragazzo stava nuotando vicino al molo quando è stato risucchiato dall’acqua per un malore. Portato a riva dai bagnanti, gli è stato praticato un massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi. Trasportato in ospedale si è spento a poche ore di distanza dall’altro ragazzo.