"Sarà un Palio nel segno della ripartenza"

Domenica Legnano celebra l’evento più atteso in un mese e in un anno fuori dall’ordinario: "Abbiamo fatto di tutto per organizzarlo"

Palio di Legnano

Palio di Legnano

Legnano (Milano) - Secondo il sindaco e supremo magistrato della manifestazione, Lorenzo Radice, sarà un Palio da coniugare nel segno della "corresponsabilità"; secondo Giuseppe La Rocca, gran maestro del Collegio dei Capitani e della contrade, comunque vada sarà un’edizione del Palio che di certo tutti ricorderanno, non potrebbe essere altrimenti. Ieri mattina, nella sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni, si è svolto l’ultimo momento "comunicativo" prima della travagliata edizione 2021 del Palio cittadino, a tutti gli effetti una ripartenza dopo la sospensione della manifestazione nel 2020. Con Radice e La Rocca erano seduti al tavolo anche il Cavaliere del Carroccio, Riccardo Ciapparelli, l’assessore alla Cultura con delega al Palio, Guido Bragato, e il presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi.

«È stato un percorso non facile e certamente non banale – ha esordito Radice – perché non era per nulla scontato saremmo arrivati fin qui: speriamo solo che Giove pluvio ci assista e non vanifichi i nostri sforzi. Abbiamo dimostrato che rimanendo uniti la nostra città riesce a fare cose importanti: la nostra è una comunità importante per tutto il Paese, e non è un caso che siamo tra le poche realtà che quest’anno sono riuscite a organizzare il proprio Palio. Questo è successo non perché le persone a questo tavolo se lo sono sognato oppure perché abbiamo manie di grandezza, ma perché abbiamo fatto un percorso coerente che si è snodato nei mesi da ottobre ad oggi. Con le contrade abbiamo provato a capire, al netto delle possibilità della normativa, al netto dall’andamento della pandemia, dove saremmo potuti arrivare: per questo la parola che secondo me definisce il Palio 2021 è senza dubbio "corresponsabilità". Anche ascoltare il mondo del Palio fa parte di questo concetto". Non disputare il Palio, ha detto infatti Radice, avrebbe significato fare passi indietro difficilmente recuperabili nel percorso che la manifestazione sta compiendo per acquisire una sempre maggiore importanza e uno nuovo stop avrebbe "portato le lancette degli orologi indietro di parecchi anni".

«Sarà un Palio bellissimo – ha concluso – perché farà valere la relazione e il cuore. Un messaggio a Legnano, anche a quella parte che non è contenta si faccia il Palio". La parola è passata poi al Gran Maestro, Giuseppe LaRocca: "A me piace aggiungere una certezza – ha detto –: anche per il percorso fatto in questi mesi ci ricorderemo di certo di questo palio, ci ricorderemo di quei volonterosi che hanno lavorato tenacemente e un ringraziamento particolare va al Cavaliere del Carroccio, Riccardo Ciapparelli. Si è esposto in prima persona alle critiche, ma è riuscito a organizzare e allestire un campo assolutamente decoroso. Chi ha lavorato lo ha fatto nel solo interesse del Palio e della città". Anche l’assessore al Palio, Guido Bragato, ha voluto sottolineare che il risultato ottenuto è frutto di un percorso di condivisione con le contrade "diverso da quello di altre città. Siamo partiti tutti insieme fin dal primo comitato Palio per valutare pro e contro e la decisione è poi emersa di comune accordo. Sappiamo che ci sono pareri contrastanti, ma mi pare che la percezione sia cambiata in questi mesi e un poco di credibilità in più ce la siamo guadagnata in città".