L'assessore Gallera a Legnano: "Ecco la verità sul vecchio ospedale"/ VIDEO

Un nuovo sopralluogo nell'area inutilizzata da dieci anni per mostrare lo stato degli immobili

L'assessore Giulio Gallera (Frame video Facebook)

L'assessore Giulio Gallera (Frame video Facebook)

Legnano (Milano), 30 aprile 2020 - "Ecco la verità sul vecchio ospedale di Legnano. Quelli che si ergono a moralizzatori e fustigatori dei pubblici costumi deformano le interviste e la realtà per sostenere le loro tesi precostituite". Cn queste parole l'assessore al Welfare di regione Lombardia Giulio Gallera introduce sul suo profilo Facebook un video girato nella struttura in provincia di Milano, che Adl Cobas a metà del mese scorso aveva proposto di utilizzare al posto di costruire un nuovo presidio in Fiera.

'Le Iene' l'altra sera sono tornate a parlare di questa possibilità, insieme allo stesso Gallera, che ieri è andato di nuovo a Legnano "perchè la Regione Lombardia - spiega nel video - è trasparente". " Andiamo a vedere tutto, vogliamo che i cittadini se ne rendano conto» spiega Gallera, accompagnato nel sopralluogo dall'ingegner De Ponti e dal direttore sociosanitario dell'ASST Milano Ovest. Prima l'assessore mostra una palazzina trasformata in uffici, dove ci sono ancora le testate dei letti "ma senza collegamento con ossigeno e gas elettromedicali", spiegando che c'è stata una relazione sul monoblocco a fine marzo e un'altra "su nostra sollecitazione all'inizio di aprile", per le quali sarebbero serviti due mesi per riadattare i locali a luoghi di degenza.

Poi passa alla palazzina ex malattia infettive: "Sii diceva che erano due piani con i letti già pronti" spiega, "invece oggi la struttura è utilizzata per attività legate alla fragilità". Anche qui "non ci sono gas e collegamenti" e sarebbero serviti "più di 60 giorni per essere riadattati". "Inizialmente questa comunicazione virale era partita da qualche sindacalista e forza politica e diceva - ricorda l'assessore - perché non fate qui l'ospedale anziché in Fiera?". Ma, dice Gallera di fronte all'ex monoblocco, «non era posto che in 15 giorni potesse ospitare 145 posti di intensiva». Per quanto riguarda la cittadella delle fragilità, è in corso - conclude l'assessore - un intervento di restauro, gli operai stanno lavorando per realizzare degli uffici« e anche qui non c'è collegamento con i gas elettromedicali. "Questa - conclude - è la verità che vi raccontiamo, al di là dei tentativi di raccontare qualcosa di diverso".