Chiude il depuratore di Canegrate, Olona a rischio

Durante i lavori che bloccheranno l'impianto dal 23 settembre al 6 ottobre i liquami verranno scaricati direttamente nell'Olona

Il depuratore di Canegrate

Il depuratore di Canegrate

Canegrate (Milano), 20 settembre 2019 - Pericolo inquinamento nel fiume Olona a partire dalla prossima settimana. Il Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, ha infatti annunciato l’avvio di lavori di potenziamento del depuratore di Canegrate, lavori per i quali sarà necessario chiudere temporaneamente lo stesso depuratore. «La nuova configurazione dell’impianto consentirà di controllare e stoccare le acque di pioggia, per intervenire sulla difficile situazione degli allagamenti che creano disagi in occasione di piogge intense» ha comunicato l’azienda. L’obiettivo è quello di trasformare parte delle vasche esistenti in vasche di accumulo per le acque di pioggia, eliminando anche una delle potenziali cause degli odori molesti che ammorbano la zona delle Cascinette. «Il lavoro avrà un importo di 2 milioni e 700 mila euro, che renderanno i trattamenti più efficienti, con importanti vantaggi in termini ambientali».

Fin qui la note liete, alle quali però si affiancano i problemi. Per procedere con questo genere di attività sarà necessaria la chiusura del depuratore, con la necessità di buttare direttamente nell’Olona le acque reflue in ingresso al depuratore. Il tutto per una durata di diversi giorni, ovvero dal 23 settembre prossimo fino al 6 ottobre. «Il periodo autunnale è stato scelto appositamente per il fermo totale dell’impianto, perché durante l’estate la portata ridotta del fiume avrebbe causato maggiori disagi, mentre le prime piogge consentono di avere acque reflue meno concentrate e quindi con un minore impatto sull’ambiente fluviale» ha comunicato l’azienda. Una decisione che ha mandato in fibrillazione gli ecologisti, con in testa l’amministratore del gruppo «Amici dell’Olona«, l’avvocato Franco Brumana. «Le fognature di Castellanza , Legnano , San Vittore e Canegrate scaricheranno i liquami direttamente nell’Olona . Se non sarà in piena subirà un disastro». Di contro la stessa Cap che invece sostiene di aver svolto «un minuzioso lavoro di programmazione delle attività che consente di ridurre al minimo i giorni di fermo dell’impianto« e che «tutte le attività programmate hanno in ogni caso ottenuto le autorizzazioni ambientali previste dalla normativa.   «Normativa a parte il problema rimane legato anche alle condizioni meteo del periodo. In sostanza: i liquami di una zona con oltre 150mila abitanti confluiranno direttamente nel fiume senza alcuna depurazione. Una bomba ecologica che, se non ci saranno piogge che potrebbero quindi aumentare la portata del fiume e di conseguenza diminuire la concentrazione di inquinanti, provocherà un rischio fortissimo di inquinamento ambientale senza precedenti. In passato alcuni mancati funzionamenti della struttura delle Cascinette di Canegrate ha portato alla moria di centinaia di pesci. Una situazione che potrebbe ripetersi nelle prossime settimane e sulla quale anche i sindaci rivieraschi, con in testa Parabiago, vogliono vederci chiaro.