Nerviano, non ci sono i soldi: piscina chiusa

Niente fondi per ristrutturare l'impianto natatorio bisognoso d'interventi

Niente tuffi in piscina quest'anno

Niente tuffi in piscina quest'anno

Nerviano, 11 agosto, 2017 - Niente soldi dei privati, niente soldi dalle casse del comune. Così la piscina di Nerviano chiude in maniera definitiva i battenti. Cala il sipario sulla vasca coperta di via Alcide De Gasperi, una delle prime in zona ad aprire i battenti e che adesso resterà chiusa a causa delle nuove normative che impongono nuovi certificati riconoscendo responsabilità penali al gestore anche in assenza di incidenti o danni. Il 31 luglio scorso, ultimo giorno utile per intervenire, il gestore della struttura Lombardia Nuoto che da quattro anni organizzava i corsi all’interno dell’impianto natatorio, ha riconsegnato le chiavi della struttura alla proprietà scrivendo la parola fine al futuro della struttura. «Abbiamo cercato di mediare fino all’ultimo - ha spiegato il sindaco di Nerviano, Massimo Cozzi -, ma la proprietà non si è resa disponibile a mettere in sicurezza secondo le nuove normativa la struttura per problemi economici. Da parte nostra abbiamo già i nostri problemi con gli impianti sportivi di proprietà del comune, quindi non se ne parla di entrare a dare una mano a privati.

Sul tavolo circa un milione di euro di costi di ristrutturazione che la proprietà non ha alcuna intenzione di spendere. Così la piscina nervianese, proprio durante l’estate 2017, cessa di fatto ogni attività. «Per gli iscritti a Nerviano 2016-2018 che troveranno comodi gli impianti di Arese o di Busto Garolfo, sconteremo la quota di tesseramento per tutta la stagione sportiva fino al luglio del 2018 - spiegano i gestori -. Con questo messaggio vogliamo ringraziare tutti per l’affetto dimostrato e per la vostra presenza in questi quattro splendidi anni. L’apprezzamento degli utenti è la soddisfazione più grande. Un grazie a tutte le realtà che hanno collaborato con noi per rendere più ricco il progetto. Grazie ai collaboratori che hanno fatto davvero la differenza, creando un clima unico: il lavoro di squadra è stato importante». Da parte sua il comune ha richiamato alla sicurezza il luogo, che adesso è abbandonato a se stesso dal 31 luglio scorso: «La proprietà deve necessariamente vigilare per evitare succeda qualcosa di spiacevole all’interno della struttura.