Nel giorno dei funerali, l’autopsia Christian stroncato dalla polmonite

I medici dell’ospedale che hanno tentato di salvarlo: "Colpito da una rara forma interstiziale"

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di Christian Sormani

Decine di palloncini bianchi lasciati andare in aria davanti al sagrato della chiesa dei Santi Martiri. Questo l’ultimo commuovente saluto a Christian, il bambino di dieci anni che è deceduto in ospedale la scorsa domenica. Presenti tanti coetanei accompagnati dalle loro famiglie, molte dei quali compagni di scuola alle Rodari del piccolo studente. Chiesa gremita in ogni ordine di posto per attendere il feretro bianco sormontato da decine e decine di rose bianche, poi andato via sull’auto del servizio funebre con un lungo applauso. Una cerimonia che ha commosso tutti, fra lo strazio dei genitori del piccolo che abitavano in un appartamento nel quartiere Oltrestazione a Legnano. Increduli gli amici che lo avevano visto soltanto qualche giorno prima. "Addio piccolo angelo" il bigliettino lasciato da un compagno di quinta elementare. "Era un bambino sempre sereno. Siamo davvero increduli per quanto è accaduto" spiega la mamma di una compagna di Christian. Sul sagrato della chiesa anche alcune maestre del bambino, tutte con le lacrime agli occhi.

Christian era stato male fin da sabato sera, con i sintomi che all’inizio sembravano quelli “classici“ dell’influenza. Poi la febbre alta fino a 40 che non passava nemmeno con gli antinfiammatori e la corsa – domenica mattina – in pronto soccorso dove il piccolo è arrivato in condizioni disperate, già in arresto cardiorcicolatorio. È subito stato attuato il protocollo. Alla fine le manovre disperate dei medici, durate una quarantina di minuti. Purtroppo inutili. Subito era stata disposta l’autopsia. Della quale ieri è arrivato l’esito.

A stroncare il corpo del bambino – questa la conclusione alla quale sono giunti i medici – è stata una polmonite interstiziale. Escluse quindi le ipotesi, prese in esame almeno nelle prime ore successive al decesso, di una forma di meningite o di un contagio da Covid. "Una situazione – confessa il dottor Eugenio Vignati, direttore medico di presidio della Asst Ovest Milanese – che, in tanti anni di professione medica, non mi è mai capitato di incontrare. Sono casi rarissimi che in Italia, specie nei bambini, si possono contare sulle dita di una mano".

La direzione medica dell’ospedale di Legnano ha trasmesso gli atti, come la procedura richiede in questi casi, alla procura della Repubblica di Busto Arsizio. Nessuna ipotesi di reato. Resta l’immagine di un bambino di dieci anni che, fino a pochi giorni fa, giocava con i suoi compagni.