Busto Garolfo, addio a un altro negozio storico: Busti chiude dopo 60 anni

L’abbigliamento Busti ha cessato la propria attività per il pensionamento del titolare

Addio a un altro negozio storico

Addio a un altro negozio storico

Busto Garolfo (Milano) - Saracinesche abbassate su un altro negozio storico di Busto Garolfo. L’abbigliamento Busti da ieri non esiste più, lo storico esercizio commerciale bustese attivo da quasi sessant’anni ha cessato la propria attività per il pensionamento del titolare. Daniele Busti ha deciso di dire basta a pantaloni, giacche e camicie per godersi la pensione e la famiglia. I figli ormai già grandi hanno intrapreso un percorso professionale diverso e il negozio di via Manzoni non sarebbe mai stato nelle loro prospettive. "La mia famiglia ha vestito i cittadini di Busto Garolfo per anni, prima con gli abiti su misura cuciti dallo zio e poi con l’abbigliamento casual che ha spopolato tra le generazioni più recenti". Daniele si affida ai ricordi, come tante altre realtà locali il suo negozio è entrato nelle case dei bustesi per le occasioni più importanti. "In passato chi doveva sposarsi – racconta – andava dal sarto per l’abito su misura. Nella prima bottega di piazza Concordia mio zio prendeva le misure e sceglieva i tessuti per le grandi occasioni, era molto bravo anche perché aveva affinato le tecniche sartoriali lavorando in un importante atelier milanese".

Una vita trascorsa con la testa china sulla macchina da cucire, sua compagna di vita dalle 5 del mattino a notte fonda, sempre con ago e filo puntati sul bavero della giacca come si addice ai sarti professionisti e con l’immancabile ditale. "Ai tempi del boom economico lavorava senza sosta per soddisfare le richieste dei clienti. Si diceva che non si era di Busto Garolfo se non si avesse acquistato almeno un vestito dal Busti". Poi la pensione e il passaggio di testimone al nipote Daniele che ha proseguito l’attività fino ad oggi allargando l’offerta al mercato del casual. "Molte cose sono cambiate, l’abito di una vita come si usava chiamarlo allora, ha ceduto il testimone ai vestiti pronto moda di adesso". Il periodo della pandemia e il conflitto in Ucraina hanno spento l’ultimo barlume di entusiasmo del titolare decretando la chiusura dell’attività. "Le persone hanno più paura di spendere e i costi energetici spingono le famiglie al risparmio". Con qualche rimpianto Daniele spegne per l’ultima volta le luci e abbassa la saracinesca del suo negozio.