Museo dei bambini, arrivano i fondi

Oltre tre milioni collegati al Pnrr per trasformare la palazzina liberty nelle aree lungo il fiume Olona

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di Paolo Girotti

Altri tre milioni di euro vanno ad aggiungersi alla già lunga lista di fondi collegati al Pnrr approdati in città e questa volta, a beneficiare dell’ulteriore iniezione di denaro, sarà la palazzina in stile liberty di via Pontida, già sede del comitato locale della Croce rossa. La destinazione: il museo dei bambini che, però, deve trovare forma compiuta.

L’annuncio dell’ulteriore finanziamento, in apertura dell’ultimo consiglio comunale, è stato dato dal sindaco Lorenzo Radice, quasi a spezzare il ritmo delle critiche dell’opposizione a cui stava rispondendo.

A segnare il passo decisivo nella parabola di un edificio nato come bagno pubblico, era stato in prima battuta il progetto di fattibilità tecnica ed economica passato in giunta settimane fa su proposta dell’assessore alla Città bella e funzionale Marco Bianchi: il progetto era stato poi inserito da Città metropolitana nel Piano integrato Altomilanese per partecipare al bando finanziato con le risorse del Pnrr.

Il progetto segnava i punti fondamentali del recupero, riqualificazione e trasformazione dei due edifici in stile liberty indicati dal piano delle regole come di valore storico identitario e vincolati, che trovano spazio in via Pontida. L’intervento ha un valore di 3 milioni 670mila euro (di cui poco più di 2 milioni 200mila euro per opere, la parte rimanente destinata ad allestimenti, arredi, installazioni e spese tecniche) e ha dunque come obiettivo la realizzazione di un Museo dei bambini che avrà il compito di restituire un ruolo e una dignità alle aree lungo il fiume Olona.

La città di Legnano aveva messo nella lista dei potenziali edifici su cui lavorare, almeno in una fase iniziale, numerosi altri interventi sempre sull’asse del fiume Olona ed è poi stata Città Metropolitana a fare la sua scelta, inserendo l’immobile nel piano integrato. Il finanziamento richiesto di 3 milioni è infine andato in porto anche con un certo anticipo rispetto alla scadenza inizialmente indicata a metà giugno.

L’intervento dovrà essere inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche e dovrà essere completato entro il 2026.

La struttura sulla quale si lavorerà ha origine all’inizio del secolo scorso: i bagni pubblici, che avevano anche una piscina alimentata dalle acque dell’Olona, furono costruiti nel 1903 su iniziativa privata quando la mancanza di acqua e di servizi igienici costituiva un problema.

Ai bagni estivi venne poi accostata la palestra ginnica, poi ceduta in uso alla Società Ginnastica Legnanese. Nel 1975, infine, il complesso fu concesso in locazione alla Croce rossa e al Corpo bandistico.