Travolto da ciclista allo sprint finale: il direttore sportivo non ha scampo

Il milanese Stefano Martolini, tecnico della Viris Vigevano, è morto sul colpo alla Due giorni marchigiana. Grave l’atleta

Stefano Martolini

Stefano Martolini

Santo Stefano Ticino (Milano) - Tragedia alla Due giorni marchigiana di ciclismo giunta ieri alla conclusione a Castelfidardo. Un ciclista ha improvvisamente sbandato mentre era ad appena 300 metri dal traguardo ed ha travolto Stefano Martolini, 41 anni, tecnico della Viris Vigevano. L’impatto tra i due è stato violentissimo. Dall’ospedale di Torrette si è alzato l’elicottero ma per il 41enne non c’era più nulla da fare. Gravissimo il giovane ciclista, Nicola Venchiarutti della Work Service, 23 anni, giovane promessa friulana. È stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale regionale per un trauma del rachide. 

Da una prima ricostruzione sembra che il ciclista, dopo essersi toccato con un avversario durante la volata, abbia perso il controllo della bici e sia uscito dalla sede stradale – con una punta di velocità intorno ai sessanta all’ora – investendo in pieno Martolini che era sul marciapiede per passare i rifornimenti ai ragazzi del suo team impegnati nel circuito da ripetersi dieci volte. «Una fatalità terribile, inimmaginabile, impossibile da commentare: ora c’è spazio solo per la tristezza e per un profondo cordoglio. A nome della città esprimo vicinanza alla famiglia, agli amici e ad una società storica quale la Viris Vigevano, che è sempre stata presente alla Due giorni», ha detto il sindaco Roberto Ascani. 

Martolini, originario di Magenta, residente a Santo Stefano Ticino, aveva lavorato per anni con gli juniores del Busto Garolfo e proprio nella cittadina milanese era uno dei promotori della 3 Sere di Busto Garolfo. Andrea Piccolo, corridore della Gazprom Rusvelo che lo scorso anno è stato rilanciato dalla Viris Vigevano e dal diesse Martolini sul suo profilo Instagram scrive: «Ti ringrazio per avermi dato la possibilità di rialzare le braccia al cielo e di aver ritrovato con te la vera ’fame’ di vittoria. Per tutti eri un direttore sportivo, per me eri un compagno di squadra aggiunto».