Distrazione di fondi e bancarotta, nei guai la madre di Mirko Rosa

La donna ha patteggiato una condanna a un anno e quattro mesi

Mirko Rosa

Mirko Rosa

Legnano, 17 luglio 2019 - Ha patteggiato una condanna a un anno e quattro mesi per la distrazione di due negozi Maria Teresa F., madre di Mirko Rosa, ex ragazzo “d’oro” della catena “Compro Oro”, anche lui rinviato a giudizio nell’ambito del medesimo procedimento, insieme a suo padre. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Nadia Calcaterra della Procura di Busto Arsizio, riguarda la “Rosa Ovaldo”, società intestata al padre di “Mirko Oro”, già condannato in Cassazione per evasione fiscale, ricettazione e false fatturazioni, in particolar modo per il fallimento della società.

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, la famiglia avrebbe fatto fallire l’azienda distraendo capitali e creando un buco da un milione di euro. Le accuse, a vario titolo, sono per bancarotta fraudolenta, bancarotta documentale, distrazione di fondi tramite false fatture e la distrazione di due negozi, che sarebbero stati ceduti senza corrispettivo ad un’altra società intestata alla donna. Per lei il patteggiamento davanti ai giudici è stato concordato martedì scorso. La sua, delle tre, era la posizione più leggera.

Mirko Rosa, anche lui in aria di patteggiamento, potrebbe definire la propria di posizione nei prossimi mesi. L’impero andato in fumo di Rosa era costituito da oltre una ventina di punti vendita sparsi in tutta la Lombardia, con un giro d’affari da circa trenta milioni di euro all’anno.