Militari nelle strade e nei quartieri "L’idea di averli non è tramontata"

Dopo la bocciatura della mozione in Consiglio, il vicesindaco torna sul problema dell’insicurezza in città

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di Paolo Girotti

La maggioranza non ha votato contro "Strade sicure" e contro l’eventuale presenza dei militari in città, ma contro una mozione nella quale si sosteneva che l’amministrazione comunale starebbe sottovalutando i fenomeni di criminalità: dopo una discussione infuocata in Consiglio comunale, generata da una mozione dell’opposizione che avrebbe voluto mettere nero su bianco l’impegno del Consiglio ad avere in città il supporto dei militari, il vicesindaco Anna Pavan è tornata sull’argomento per sgombrare il campo da ipotesi di scollatura tra Giunta e consiglieri di maggioranza. La stessa Pavan, infatti, aveva concluso il suo intervento sottolineando di aver dato mandato affinché venga valutata la possibilità di aderire a "Strade sicure": poco dopo la maggioranza ha però votato contro la mozione sull’argomento presentata dalla Lega.

"Spiace che sia stata percepita una scollatura nella maggioranza alla luce del voto contrario alla mozione presentata dalla Lega sul progetto “Strade sicure“ – ha dichiarato a margine del Consiglio la vicesindaco Anna Pavan -: ma ogni mozione deve essere votata nella sua interezza e, nella parte delle considerazioni, figurava una frase sulla sottovalutazione del fenomeno delinquenziale da parte dell’Amministrazione comunale che risulta inaccettabile, così come in quella su via Carlo Porta, dove era evidenziata una non condivisibile considerazione sull’assenza di risposte da parte delle autorità preposte". Bocciare la mozione, dunque, non ha significato bocciare l’adesione a “Strade sicure“ tanto che la richiesta di verificare la possibilità di adesione all’iniziativa, per quanto riguarda Legnano, resta in essere. Nello stesso Consiglio un’altra mozione aveva poi riguardato la situazione delle case Aler di via Porta, anch’esse al centro di episodi poco edificanti negli ultimi mesi.

In questo contesto qualche passo avanti è stato compiuto come ribadito ancora da Pavan: "Prova ne è il lavoro che si sta portando avanti per affrontare una situazione storicamente difficile come quella delle case Aler di via Porta, dove finalmente, dopo anni, si inizia a vedere qualche risultato concreto; o come fu, ai tempi della Giunta Centinaio, l’impegno per risolvere la questione degli insediamenti abusivi dei rom nel quartiere San Paolo, a cui io stesso presi parte come consigliere comunale “delegato“. Mettemmo in atto un insieme di interventi sociali e repressivi che portarono a risultati definitivi. Quello di allora a San Paolo, come quello di oggi in via Porta sono due problemi sui quali interventi solamente repressivi, come richiesto a gran voce dalla destra oggi, hanno dimostrato di essere fallimentari".