Maxirisse e violenze "su appuntamento", fra ordinanze e dubbi

Da Legnano a Bollate, passando per Gallarate: aumentano gli episodi di violenza fra i giovanissimi

Maxirissa a Legano

Maxirissa a Legano

Legnano (Milano), 22 gennaio 2021 - Difesa del territorio. Gelosia per uno sguardo o un apprezzamento di troppo nei confronti di una ragazza. E' indubbio che negli ultimi otto mesi, ovvero di fatto dalla fine del primo enorme lockdown che ha investito tutta la Lombardia, gli animi di molti si siano scaldati. Che questo sia stato causato dall'esasperazione provocata dalle limitazioni alla libertà individuale è ancora tutto da dimostrare. Di certo mai come in questi mesi si è registrata una così alta concentrazione di maxirisse.

E' successo a Legnano,  Bollate e Gallarate, per citare gli episodi più significativi degli ultimi mesi. La dinamica è più o meno sempre la medesima: gruppi rivali si danno appuntamento tramite i social network in un preciso luogo e lì ci si affronta in una sorta di duello medievale. La differenza principale, però, risiede nel fatto che negli scontri nostrani non ci sono regole. Ci si affronta tutti contro tutti e quando le forze dell'ordine arrivano, di norma, è ormai tardi e molti dei protagonisti si sono già dileguati. Il problema è di difficile soluzione, anche perché ormai la situazione è decisamente sfuggita di mano. Impossibile d'altro canto tenere sotto controllo i social network, WhatsApp, Telegram, Signal e tutto quanto viene utilizzato per comunicare.

Una possibile soluzione arriva dall'Amministrazione comunale di Legnano, la cui proposta però fa letteralmente acqua da più parti: il sindaco Lorenzo Radice ha emanato un'ordinanza che vieta la vendita di alcolici da asporto, a meno di una spesa della stessa cifra in alimentari, in tutta la zona delle Gallerie Cantoni, area particolarmente flagellata ultimamente proprio da fenomeni di violenza che hanno per protagonisti molti giovanissimi. Pensare però che tutto possa essere riconducibile al consumo di alcolici e agli assembramenti che questo provoca significa non avere una reale fotografia della realtà. Giusto vagliare le numerose soluzioni possibili, ma non si può ignorare che alla basa delle maxirisse e degli episodi di violenza di questi mesi ci siano disagi ben diversi. Di cui il tessuto sociale di città e paesi si deve necessariamente occupare, affiancato da un reale supporto da parte delle forze dell'ordine. E forse ipotizzare un impiego più capillare delle pattuglie potrebbe rappresentare un buon punto di partenza. 

"Nell’area del centro commerciale Cantoni dal dicembre 2020 si sono registrate “situazioni di degrado e di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana” - spiegano dal Comune di Legnano -. Sono situazioni lì localizzate e cui, come già avvenuto in passato in altre parti della città (giardinetti di corso Italia), il Comune risponde con questo tipo di ordinanza che dà la possibilità di intervenire sanzionando chi, per esempio, crea disturbo e insicurezza stazionando “in corrispondenza delle porte di evacuazione di sicurezza del parcheggio sotterraneo dell’area” e “bivaccando all’interno e all’esterno dell’area del centro commerciale”. Si tratta, quindi, di un doveroso innalzamento della soglia di attenzione per affrontare situazioni di degrado ed evitare che degenerino".