Matrimoni e contratti finti per permessi di soggiorno: arrestata responsabile Caf Legnano

La donna marocchina è nei guai per aver attuato meccanismi al fine di realizzare guadagni illeciti, permettendo a stranieri clandestini di regolarizzarsi

La Questura di Busto Arsizio

La Questura di Busto Arsizio

Legnano (Milano), 3 novembre 2022 - Gestiva un Caf a Legnano la marocchina finita nei guai per aver attuato vari meccanismi per realizzare guadagni illeciti permettendo a stranieri clandestini di regolarizzarsi. Le indagini sono partite dal commissariato di Polizia di stato di Busto Arsizio che ha scoperto due donne che organizzavano matrimoni di comodo tra compiacenti mogli italiane, a loro volta indagate, e mariti marocchini. I nord africani non avrebbero potuto ottenere permessi di soggiorno nel nostro Paese per via di precedenti penali o per essere già stati espulsi dall’Italia.

Tutte coppie fittizie che nemmeno si conoscevano con matrimoni celebrati in comune con testimoni e interpreti procurati dalle due indagate. In altri casi trovavano datori di lavoro con minimi requisiti patrimoniali per dichiarare un pre-esistente rapporto di lavoro in nero con uno straniero, impiegato in particolare come colf o badante, simulando l’esistenza di rapporti di lavoro domestico tra fittizi e talvolta inconsapevoli datori di lavoro. Le due, una marocchina e un’italiana, sono state sottoposte rispettivamente agli arresti domiciliari e all’obbligo di presentarsi quotidianamente in commissariato, misure cautelari disposte con un’ordinanza del gip.

A seguito della notizia molti sono stati indotti a pensare che la persona arrestata fosse Sana El Gosairi (anche lei di origine marocchina) che da anni gestisce il Caf con sede in Legnano alla via della Vittoria 31. La dottoressa Sana El Gosairi non solo è completamente estranea alla vicenda ma rappresenta un fulgido esempio di come i membri della comunità marocchina lavorino nella legalità e con serietà professionale.