Tragedia in barca a Fuerteventura, Marco Finocchiaro annega risucchiato da un’onda

Lo studente di Magnago, 25 anni, era in vacanza con amici. Un dramma ancora avvolto nel mistero

Marco Finocchiaro, 25 anni

Marco Finocchiaro, 25 anni

Una tragedia ancora avvolta nel mistero. Uno studente di 25 anni, Marco Finocchiaro, è morto domenica scorsa al largo dell’isola di Fuerteventura mentre era in barca con amici. Il ragazzo, residente a Magnago, era arrivatoalle isole Canarie per una vacanza quando sarebbe stato risucchiato da un’onda senza più riemergere. Lo studente, iscritto alla facoltà di chimica era al largo delle Canarie quando è caduto in acqua mentre era su una barca di amici conosciuti proprio sul posto. Una morte ancora avvolto dal mistero sul quale le autorità spagnole tengono il massimo riserbo.

Di certo la notizia della morte del giovane ha scosso la tranquilla cittadina di Magnago, nel Legnanese dove il ragazzo era molto conosciuto, soprattutto per la sua passione per i viaggi. Sui social sono comparsi decine di messaggi di cordoglio in ricordo di Marco. La sorella Sonia ha scritto: "Tu e il tuo ukulele, tu e le tue camicie, tu e i tuoi cappelli, tu e i tuoi orecchini. Uno spirito libero che credeva sempre nell’amore e nel perdono, ma che andava sempre protetto perché piccolo e fragile. Mi spiace non essere stata lì a salvarti e proteggerti, come avrei voluto fare. Avrei sacrificato la mia vita per te. Mi manchi già da morire. Andarsene via a 25 anni non è mai giusto, soprattutto in questo modo orribile e lontano da me e dalla tua famiglia. Chissà quanto hai sofferto e avuto paura, piccolo mio".

Il sindaco Dario Candiani ha invece espresso il cordoglio dell’amministrazione comunale e del paese tutto. Diplomato nel 2016 in Biotecnologie ambientali all’istituto Giuseppe Torno di Castano Primo, Marco Finocchiaro aveva poi deciso di proseguire gli studi scegliendo la facoltà di chimica. Da qualche giorno aveva staccato dagli studi per concedersi una vacanza alle Canarie. La morte del ragazzo di Magnago è solo l’ultima in ordine di tempo di una serie di disgrazie capitate a giovani italiani all’estero. A giugno un giovane gallurese di 35 anni aveva perso la vita a Palma di Maiorca dopo essere stato investito da un’auto della Polizia del posto. Qualche giorno fa due 14enni sono morti precipitati da una montagna in Svizzera. Una settimana fa Marco Pozzati, studente italiano di 24 anni residente a Vigevano, è morto a Nizza investito da un’auto sotto gli occhi di un amico, mentre attraversava la Promenade des Anglais.

A luglio un bambino di appena 6 anni, residente a Palermo, è morto per una probabile intossicazione alimentare, a Sharm El Sheikh, in Egitto. Sempre nella medesima località a maggio una bimba di 13 mesi è morta cadendo dal balcone dell’hotel, dopo essere scivolata dalle braccia del padre. La bimba era originaria di Pianella (Pescara). Qualche settimana fa un giovane di Canegrate è rimasto vittima di un incidente mentre si tuffava in piscina in Kenya in un villaggio vacanze. E’ vivo dopo una lunghissima e delicata operazione.