Malpensa, l’ira dei comitati: "Nessuno pensa ai nostri disagi"

Unicomal (Unione dei comitati dell’area di Malpensa) replica con un comunicato ai numeri che riguardano lo sviluppo dello scalo, in particolare gli oltre 5.000 posti di lavoro previsti con cargo city ampliata, come emerso nel convegno di Assolombarda del 27 giugno scorso. "Stiamo già facendo il gioco di chi la spara più grossa – esordisce Unicomal – neanche una parola sull’aumento dei voli notturni, sull’inquinamento atmosferico ed acustico, sull’aumento del traffico, sui soldi pubblici che lo Stato investe in questo aeroporto. Non potevamo che aspettarcelo da chi ritiene che il progresso consiste solo nel riempire di strutture, infrastrutture, aeroporti, ferrovie, cemento e distruzione il nostro già provato territorio".

Nessuna attenzione ai disagi delle popolazioni che convivono con l’aeroporto, nessuna attenzione all’ambiente, continua Unicomal: "ciò che conta è il profitto e l’ampliamento di cargo city fuori dal sedime aeroportuale nonostante i dati di aprile confermino un -3,7% dei voli cargo rispetto all’anno precedente, avanti, allora, con il consumo di suolo". Conclude l’Unione dei comitati "Ricordiamoci che le prime vittime della distruzione del territorio siamo noi stessi e dobbiamo essere noi cittadini, non le scelte di interesse economico dettate da altri ,che con la nostra volontà e il nostro impegno dobbiamo tutelare il nostro habitat e il nostro minacciato e mercificato pianeta attuando seri e concreti progetti di salute e rigenerazione ambientale". Rosella Formenti