Magenta, ancora un rogo doloso: minacciata villa Craxi

Le fiamme fermate sulla siepe di recinzione. Ad appiccarle forse un gruppo di ragazzini

L’intervento dei vigili del fuoco

L’intervento dei vigili del fuoco

Ancora fiamme nei terreni agricoli. Il territorio del magentino, come del resto tutti gli altri, è stato letteralmente devastato dagli incendi di queste ultime settimane. L’altro giorno è successo nella frazione magentina di Pontevecchio dove sono dovuti intervenire numerosi mezzi dei vigili del fuoco. L’area si trova nei pressi della riserva della Fagiana del Parco del Ticino, tra via Valle e via San Francesco. Un’area bellissima, completamente immersa nella natura a pochi metri dal Naviglio Grande. Improvvisamente, e per cause da chiarire, le fiamme hanno cominciato a mangiarsi i terreni. Sarebbero partite da un punto raggiungibile attraverso una stradina sterrata, circondato con delle reti. Le fiamme hanno distrutto la rete e hanno cominciato ad avanzare. Cosa che ha messo in allarme i residenti che hanno allertato immediatamente il 112. Il fumo cominciava ad avvicinarsi minaccioso verso le poche abitazioni.

In quell’area è conosciuta in tutta Pontevecchio la tenuta storica della famiglia Craxi. Fortunatamente il frumento era stato appena raccolto, altrimenti il fuoco avrebbe viaggiato a velocità ancora più elevata. L’intervento dei vigili del fuoco si è rivelato provvidenziale. Quando le fiamme erano ormai arrivate alla siepe l’avanzata dell’incendio è stata interrotta. I danni sono ingenti, ma le cose sarebbero potute andare ancora peggio. Quanto alla dinamica non si esclude che possa trattarsi di un incendio doloso. Forse dovuto addirittura ad un gioco. Poco prima che si innescasse il rogo qualcuno avrebbe visto un gruppo di ragazzini aggirarsi nei campi. Forse è bastato un attimo. Una fiamma sull’erba e il fuoco ha cominciato a bruciare centimetro dopo centimetro tutto quello che incontrava lungo il suo cammino. Del resto tutti gli incendi avvenuti negli ultimi giorni sono da ricondurre ad un episodio doloso. Magari in alcuni casi un banale mozzicone di sigaretta gettato senza pensarci. A Bernate Ticino il frumento, che non era stato ancora raccolto, è bruciato ad una velocità impressionante come ha spiegato un volontario vigile del fuoco di Corbetta che passava da quelle parti e non ha esitato ad entrare in una ditta ad aiutare gli operai.