L’universo cosmogonico secondo i popoli antichi Tutto inizia dal Chaos riordinato da una mano divina

Da sempre l’ uomo ha cercato di comprendere ciò che lo circondava e la sua origine

I popoli antichi, non avendo la possibilità di spiegare scientificamente la creazione dell’universo, elaborarono diverse teorie, inventando i miti "cosmogonici".

Il termine cosmogonico deriva dal greco Kòsmos = mondo, universo e Gonìa = nascita, origine.

Questi popoli, anche se distanti nel tempo e nello spazio, presentano una caratteristica in comune: i miti iniziano con una situazione di Chaos = disordine, che un essere superiore o una divinità, rendeva armoniosa.

Gli antichi greci pensavano che "tutto" fosse iniziato in seguito all’intervento di una divinità che dal Chaos generò l’Universo. All’interno di un’immensa voragine, il Chaos, si trovavano tutti gli elementi mescolati tra loro; proprio con un’azione divina si sono creati i pianeti e le stelle. Inizialmente si è creata la Terra, Gea, dalla quale si è originato Urano, il cielo e successivamente i Titani, tra i quali Saturno. In questo modo dal Chaos incominciò a delinearsi il cosmo.

Tutti i miti sui principali pianeti e corpi celesti, giunti fino a noi, ci raccontano come per le popolazioni del passato ci fosse uno stretto legame tra l’universo e le divinità, quindi tutto veniva ricondotto all’ambito religioso.

Se pioveva era merito di una divinità, se il mare era agitato era colpa di un dio irritato con gli uomini, se qualcuno si ammalava era per volontà di una divinità: insomma tutto era riconducibile al divino.