Elezioni, Lorenzo Radice è il nuovo sindaco di Legnano / FOTO

Il candidato del centrosinistra è il sindaco più giovane nella storia della città. Eletto dopo un anno e mezzo di commissariamento del Comune. IL VIDEO DELLA FESTA

Lorenzo Radice eletto sindaco di Legnano (Foto Roberto Garavaglia)

Lorenzo Radice eletto sindaco di Legnano (Foto Roberto Garavaglia)

Legnano (Milano), 5 ottobre 2020 - Il nuovo sindaco di Legnano è Lorenzo Radice. E' servito il ballottaggio, dopo che a primeggiare durante il primo turno era stato il centrodestra con Carolina Toia, a determinare il nome del sindaco di Legnano. E le urne hanno decretato la vittoria di Lorenzo Radice col 54,07%, contro il 45,93% della rivale. 

Lorenzo Radice eletto sindaco di Legnano (Foto Roberto Garavaglia)
Lorenzo Radice eletto sindaco di Legnano (Foto Roberto Garavaglia)

Sindaco a 39 anni. Non era mai successo nella storia della città di Legnano che un primo cittadino indossasse per la prima volta la fascia tricolore sotto i 40 anni di età. Il primato spetta a Lorenzo Radice, sindaco più giovane della città.  Prima di lui, a detenere il “record” era stato Franco Crespi, che 40 anni nel 1977 era stato il sindaco più giovane di Legnano dal dopoguerra sino a quel momento. Un primato durato quindi oltre  quarant’anni e che viene oggi infranto da Lorenzo Radice. Un sindaco la cui elezione ha rispettato, forse per la prima volta, il principio dell’alternanza politica, visto che il centrosinistra aveva governato dal 2012 al 2017 e poi era toccato di nuovo al centrodestra con la parentesi, seppur durata solo un paio d’anni, del leghista Gianbattista Fratus e della sua coalizione di centrodestra.

A proposito di coalizioni, quella di Radice rappresenta una vittoria particolarmente “anomala” anche per il fatto che prima del ballottaggio non si sono visti apparentamenti ufficiali con altre liste che al secondo turno non erano riuscite ad arrivare. Con l’elezione di Lorenzo Radice sfuma così la possibilità per Legnano di vedere una donna al comando, anche se di certo in Giunta i nomi femminili non mancheranno.