Maxi-buco, la scelta dei 13 Comuni: "Ok alla messa in liquidazione di Ats"

I sindaci hanno votato per lo scioglimento dell’Azienda Trasporti Scolastici, insostenibile disparità tra costi e servizio

Un mezo Ats

Un mezo Ats

La maggioranza dei sindaci rappresentanti dei 13 Comuni soci, ovvero i sindaci di Albairate, Bareggio, Boffalora, Busto Garolfo, Canegrate, Cassinetta, Cuggiono, Inveruno, Magenta e Parabiago, al termine dell’assemblea straordinaria dei soci di giovedì sera hanno votato lo scioglimento e la conseguente messa in liquidazione di Ats (Azienda Trasporti Scolastici) società a capitale interamente pubblico che opera nell’Ovest Milanese. Una decisione scaturita "a seguito dell’approvazione del progetto di bilancio abbreviato al 30 giugno, della relazione sul governo societario e della cessazione dell’organo amministrativo della società" spiegano gli stessi sindaci. Un bilancio che quest’anno si è ulteriormente aggravato dopo il buco dello scorso anno di circa 200 mila euro, generato dalla sospensione dei servizi a seguito del Covid (scuole chiuse e trasporti sospesi). Tra le problematiche emerse, che hanno portato alla decisione dei sindaci, l’aumento dei costi per i Comuni, in rapporto al servizio offerto.

"La capacità di un amministratore si evince sia da come gestisce una società sia da come affronta le difficoltà e i momenti più critici, facendo seguire alle parole i fatti - affermano i sindaci -. Vista la particolare situazione economica a causa dei motivi che tutti conosciamo, abbiamo chiesto al liquidatore una particolare attenzione ai dipendenti dell’azienda, affinché sia tutelato il loro diritto al lavoro, e una scrupolosa azione di recupero crediti. Ora si procederà alla messa in liquidazione ma, per quanto riguarda il servizio e le ricadute sui cittadini, le convenzioni in essere continuano. Ringraziamo l’amministratore unico Giuseppe Pinna, il revisore Aldo Mainini e il dottor Marco Repossi per il lavoro svolto fino a oggi". Ats era stata costituita nel 2005 per organizzare al meglio il servizio di trasporto scolastico e altri servizi. A guidare l’azienda dal 2018 c’era un Cda composto da Giuseppe Pinna presidente, Emanuela Garanzini vice e Lorenzo Garagiola. Che si è poi dimesso nel giugno 2020. Pinna ha proseguito nella gestione come amministratore delegato. Incarico da cui oggi è decaduto. Chiara Calati, sindaco di Magenta, ha dato comunicazione dell’esito dell’assemblea poco dopo, in apertura di consiglio comunale. "Mi spiace per come è finita Ci abbiamo creduto sino all’ultimo ma senza l’impegno a ripianare il deficit non c’era altra soluzione. I dipendenti (una quindicina) saranno tutelati. I servizi in essere saranno mantenuti". "Certamente porteremo avanti le azioni di recupero credito nei confronti di tutti quei Comuni che non hanno pagato le quote".