Legnano ritorna grande I residenti sono 60mila

I dati dell’anagrafe: superata (di nuovo) alla fine del 2021 la "soglia di guardia". Il saldo positivo raggiunto grazie all’immigrazione, le nascite si fermano a 458

Migration

di Paolo Girotti

La città torna a superare quota 60mila abitanti. Per il secondo anno consecutivo, verrebbe da dire. L’aumento di 212 unità che dalle 59mila 961 persone registrate il 31 dicembre 2020 porta alle 60.173 di fine 2021, infatti, deve ancora essere "certificato" dal passaggio dei dati a Istat: anche nei primi mesi dello scorso anno il dato ufficioso aveva condotto al superamento di quota 60mila, ma le verifiche successive avevano poi depurato il tutto portando a un arretramento del valore numerico al di sotto della fatidica soglia. Al momento, però su questo dato si deve ragionare e la prima considerazione è che la crescita non è certo riconducibile alle nuove nascite: è infatti il saldo migratorio positivo (509 unità) ad annullare gli effetti del saldo fra nati (458) e morti (755), in negativo per 297 unità. La composizione della popolazione legnanese vede la prevalenza delle donne sugli uomini (31mila 173 contro 29mila) e lo stesso rapporto si ritrova anche nella popolazione straniera, che rimane sostanzialmente invariata con 7.329 persone e le donne prevalgono sugli uomini con 3mila 831 unità contro 3mila 498. Gli stranieri costituiscono nel 2021 il 12,17% della popolazione: tra i minori la percentuale di stranieri sale al 25% sotto i 4 anni e resta comunque superiore alla media del 12% sino ai 50 anni.

I legnanesi nati nel 2021 sono stati 458 e di questi 109 sono nati in Italia ma da genitori con cittadinanza straniera; in tutto, ad oggi, sono 1.426 i giovani e bambini residenti a Legnano nati in Italia ma di cittadinanza straniera, come i genitori. I deceduti a Legnano sono stati 755, un numero che non si discosta di molto da quelli del 2020, quando i morti erano stati 780 (due anni contraddistinti, tra le altre cose, dagli effetti della pandemia), con il tasso di mortalità che tende ad aumentare in ragione della composizione percentuale della popolazione e il progressivo aumento dell’età. Non cambiano le tendenze relativa alla composizione del nucleo famigliare: come lo scorso anno oltre il 35% delle famiglie sono costituite da una sola persona, nel 56% dei casi donna; il 29% da due persone, il 18% da 3 e il 13% da 4. I nuclei con oltre 4 componenti, escluse le residenze collettive anagrafiche, sono quindi residuali.

Le nazionalità straniere più presenti fra i cittadini legnanesi sono quelle dell’Albania con 1.106 persone (547 uomini e 559 donne), seguita dalla Romania con 637 (255 uomini e 382 donne), Cina con 557 (272 uomini e 285 donne), Pakistan con 514 (316 uomini e 198 donne), Perù con 469 (196 uomini e 273 donne), Ecuador con 449 (203 uomini e 246 donne), Bangladesh con 444 (283 uomini e 161 donne. Al 31 dicembre erano 317 (70 uomini e 247 donne) gli ucraini cittadini legnanesi.

Sono stati 165 i matrimoni celebrati a Legnano (109 nel 2020), di cui 105 con rito civile (80 nel 2020): separazioni e divorzi (rispettivamente 15 e 17) hanno fatto registrare un calo rispetto al 2020 passando da 43 a 32.