Legnano, inchiesta Piazza Pulita: Cozzi interrogato per sei ore

Il Pm ha sentito l’ex vicesindaco sulle telefonate ai vertici della Lega

Maurizio Cozzi

Maurizio Cozzi

Legnano (Milano), 23 maggio 2019 - Si tratterebbe di conversazioni tra politici e vertici di partito "doverose" in un momento in cui era prossimo il bilancio e c’era una crisi in atto. Così Maurizio Cozzi, ex vicesindaco di Legnano, arrestato giovedì scorso con il sindaco Gianbattista Fratus e l’assessore Chiara Lazzarini, con accuse a vario titolo per corruzione e turbativa d’asta, avrebbe spiegato al pm di Busto Arsizio Nadia Calcaterra, le telefonate contenute nei brogliacci relativi alla fine di marzo, ora al vaglio, con i vertici di Lega e Forza Italia. 

A spiegarlo è stato l’avvocato del vicesindaco e suo omonimo, Giacomo Cozzi, al termine di un secondo interrogatorio del politico durato sei ore, ieri pomeriggio. "Sono conversazioni per consultarsi su cosa fare, non per chiedere di fare pressioni", spiega il legale, parlando di come "il difensore civico è stato pigro nel rispondere" alla richiesta di surroga da parte dell’amministrazione comunale dopo le dimissioni in massa dei consiglieri, "che a quel punto ha inviato una diffida perchè rispondesse" in vista dell’imminente bilancio. "Ci sono stati contatti con i vertici per metterli a conoscenza che ci fosse questo problema", ha proseguito Cozzi, "Fratus aveva il dovere di investire i vertici, se Giorgetti gli avesse detto che dovevano dimettersi, lo avrebbero fatto"

Rispetto alle accuse mosse al suo assistito, che dalle 12 alle 18 avrebbe ripercorso punto per punto ogni accusa, cercando di dimostrare la "bontà del suo operato", Cozzi ha precisato come il vicesindaco abbia "sostenuto la correttezza delle sue operazioni, mentre il magistrato crede che i concorsi siano stati manovrati mettendoci persone di fiducia", convinta ci siano stati possibili "futuri ritorni in qualche modo, il che mi sembra un processo alle intenzioni". Il magistrato titolare del fascicolo "Piazza Pulita", ha già espresso parere negativo alle istanze di scarcerazione presentate sia da Maurizio Cozzi che da Gianbattista Fratus (nessuna da parte di Lazzarini). "Confidiamo nella decisione del Gip", ha detto il legale del vicesindaco, "il parere del magistrato sia importante non è vincolante".