Legnano Patrimonio, società agli sgoccioli

Nata per la cartolarizzazione dei beni, potrebbe chiudere se il Comune darà il via libera all’acquirente dell’ultimo terreno in gioco

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di Paolo Girotti

Da anni è un peso del quale non ci riesce a liberare: "Legnano Patrimonio", la società nata nel 2008 per la cartolarizzazione dei beni comunali, potrebbe chiudere presto la sua travagliata storia se l’amministrazione comunale darà il via libera al potenziale acquirente dell’ultimo terreno in gioco, presentatosi alla porta di palazzo Malinverni nel 2021. Si sta profilando all’orizzonte, infatti, la svolta definitiva in una vicenda iniziata ben quattordici anni fa, quando Legnano Patrimonio aveva visto la luce con l’unica mission di vendere i beni di proprietà comunale inseriti nel programma di cartolarizzazione. In pancia, dunque, aveva alcuni beni del comune e per questo aveva "anticipato" al Comune il denaro di vendite non ancora compiute: vendite che, causa crollo del mercato, sono poi andate a rilento tanto che ancora oggi in pancia alla società è rimasto un terreno - valutato allora oltre 4,5 milioni di euro e oggi 3 milioni di euro - che se venduto, porterebbe all’agognata chiusura della procedura di liquidazione della società. Un passaggio importante, proprio perché questa società strumentale ha un debito da saldare con chi aveva prestato i soldi. Andata buca l’ultima asta nel 2020 per provare a vendere l’ultimo bene, il terreno di viale Sabotino a ridosso dell’ex piazzola per la raccolta di rifiuti di via Menotti, a ottobre un potenziale compratore ha presentato al comune un piano per l’utilizzo del terreno che, se accettata, porterebbe allo sblocco della situazione. Il comune deve decidere, infatti, se dare indicazione positiva al potenziale compratore che, a quel punto, acquisterebbe il terreno. A fine ottobre dello scorso anno, intanto, la società G.L.S., in qualità di mandataria con rappresentanza di Leviticus SPV S.r.l., società nel frattempo subentrata nel possesso del credito ipotecario vantato nei confronti della società, ha comunicato l’intenzione di dare direttamente corso alle azioni esecutive immobiliari sul bene immobile: il potenziale acquirente ha invece presentato in Comune una richiesta di parere preventivo su un’ipotesi progettuale da realizzarsi sul terreno.

Se accettata, partiranno le trattative con Legnano Patrimonio per l’acquisizione dell’area, il cui buon fine richiederà il benestare del detentore del credito ipotecario. A quel punto l’unica frizione potrebbe venirsi a creare dato che anche quest’ultima area di viale Sabotino diverrà oggetto di edificazioni dopo che, proprio sulle edificazioni previste nell’area che sta sul lato opposto del viale, le parti politiche si erano aspramente confrontate in campagna elettorale.