Legnano, spedizione punitiva contro imprenditore: dopo le condanne il clan va in carcere

Arrestati Francesca Rispoli, figlia del capo della “locale” di Legnano e Lonate Pozzolo Vincenzo Rispoli, il compagno Giovanni Lillo e lo zio Giuseppe Di Novara

Manifestazione contro la 'ndrangheta a Lonate Pozzolo (Archivio)

Manifestazione contro la 'ndrangheta a Lonate Pozzolo (Archivio).

I carabinieri del Ros hanno arrestato Francesca Rispoli – figlia del capo della “locale” di Legnano e Lonate Pozzolo Vincenzo Rispoli –, il suo compagno Giovanni Lillo, lo zio Giuseppe Di Novara con il fratello Michele: gli arresti fanno seguito alla sentenza con cui la Corte d’Appello di Milano, accogliendo il ricorso della Procura e della Procura generale, ha ribaltato la sentenza di primo grado e inflitto loro pene che vanno dai 4 anni e 5 mesi ai 10 anni e 8 mesi.

A rendere nota l’esecuzione degli arresti è stato il procuratore generale di Milano, Francesca Nanni. La vicenda, per cui ora i quattro sono finiti in cella, è uno dei capitoli dell’inchiesta Krimisa e ha al centro una presunta spedizione punitiva contro un imprenditore brianzolo, che lavorava a Malta, colpevole di aver mancato di rispetto ai protagonisti della vicenda con un ritardo nel pagamento di prestazioni lavorative.