Legnano (Milano), 31 maggio 2019 - Una camminata nel verde del parco Castello per sensibilizzare sull'ictus cerebrale. L'ha organizzata domenica l'associazione Alice, in collaborazione con Asst Ovest Milanese, Ats e Comuni di Legnano e San Vittore Olona. Presidente di Alice, dallo scorso anno, è la dottoressa Maria Vittoria Calloni, specialista in Neurologia e direttore della Stroke unit dell'Ospedale di Legnano a tutto il 2018, ora in pensione. L'abbiamo intervistata. Cos'è Alice? "E' un'associazione nazionale senza fini di lucro che si propone di sensibilizzare la popolazione sulle problematiche dell'ictus, sulle modalità di prevenzione, di diagnosi e cura dello stesso. Si rivolge ai pazienti, familiari, operatori sanitari e cittadini fornendo loro informazioni, valutazioni, supporto e consigli specie nel post-ictus. La nostra mail è alicelegnano@gmail.com". L'ictus si può prevenire? "Sì, controllando i fattori di rischio vascolare: ipertensione arteriosa, diabete mellito, dislipidemia, obesità e fumo. Una particolare attenzione va data alle aritmie cardiache, in particolare la fibrillazione atriale, patologia nella quale si possono formare dei piccoli emboli che dal cuore giungono al cervelllo creando una trombosi (cioè chiusura) di una arteria cerebrale". Quali consigli di prevenzione? "Sono quelli di controllare l'alimentazione, mantenere un peso corporeo adeguato, fare attività fisica moderata e costante, non fumare, controllare periodicamente la pressione arteriosa e il ritmo del cuore". Quanto è importante il moto e cosa deve fare chi ha una ridotta mobilità, una persona in carrozzina, per esempio? "L'attività fisica, specie il cammino, è molto importante sia nella fase di prevenzione (migliora la pressione e il respiro, riduce l'iperglicemia, mantiene sciolte le articolazioni) sia nella fase riabilitativa post-ictus, per una migliore ripresa dei deficit motori residui e della autonomia del paziente. Nel caso il paziente non fosse più in grado di camminare, possono essere studiati esercizi riabilitativi ad hoc: ginnastica passiva, lavoro sulle articolazioni, sulla sensibilità e sulle corrette posture". Come si riconosce un ictus? "I segni più frequenti ed evidenti sono la bocca storta, difficoltà a parlare o comprendere il linguaggio, la paralisi o l'insensibilità di un arto, impossibilità a vedere in un lato del campo visivo o la vista sdoppiata, l'improvvisa e violenta cefalea. In questi casi è fondamentale chiamare subito il 112 che accompagnerà il paziente in pronto soccorso, in grado di effettuare una diagnosi tempestiva, una cura efficace e il ricovero in una Stroke unit (all'Ospedale di Legnano è presente dal 2006, ndr). Infatti, in caso di ictus ischemico (cioè quello legato alla trombosi di una arteria cerebrale) è oggi possibile, nelle prime ore, effettuare terapia trombolitica endovenosa oppure meccanica (cioè attraverso un catetere nella arteria colpita) in grado di ricanalizzare il vaso, ripristinare il flusso sanguigno e quindi di ridurre la disabilità". |