Elezioni, a Legnano Lega pigliatutto: doppiata Forza Italia

La Lega rompe gli argini stravincendo: al centrodestra l’uninominale di Camera e Senato

Massimo Garavaglia

Massimo Garavaglia

Legnano (Milano), 6 marzo 2018 - La Lega rompe gli argini, stravincendo nell’uninominale alla Camera con Massimo Garavaglia dei collegi di zona e contribuendo in modo determinante all'uninominale in Senato (vince Salvatore Sciascia di Forza Italia), diventando il primo partito a Legnano: numeri alla mano è difficile identificare un altro vincitore dell’ultima tornata elettorale per le Politiche nei collegi che comprendono Legnano, anche nel dettaglio del voto dei singoli Comuni. Il leghista Garavaglia e il forzista Sciascia hanno dunque già staccato il loro biglietto per Roma ottenendo nel totale dei loro collegio uninominali percentuali superiori al 40% di coalizione: ora cominceranno invece conteggi e calcoli per il proporzionale, così da definire i candidati di lista che troveranno posto in parlamento.

Il primo dato significativo può essere quello relativo alle percentuali di coalizione alla Camera: Garavaglia per il centro destra (Lega, Forza Italia, Fdi e Noi con l’Italia) nei quindici Comuni del collegio uninominale 02 Legnano ha incassato il 43,4% dei voti, seguito da Riccardo Olgiati del M5S con il 25,43% e da Monica Berna Nasca sostenuta dalla coalizione di centro sinistra (Pd, +Europa, Italia Europa insieme, Civica Popolare) con il 25,38%. Giuseppe Scarfone, Liberi e Uguali, si è fermato al 3.05% complessivo sul territorio, mentre tutti gli altri candidati non hanno superato l’1%.

Interessante, sempre sulla base del voto per la Camera, disegnare il nuovo quadro dei rapporti di forza tra i principali partiti nella città di Legnano. Gli 8630 voti «legnanesi» raccolti alla Camera dalla Lega, per una percentuale del 26,97%, definiscono una crescita esponenziale del partito di Matteo Salvini se si considera che alle Politiche del 2013, sempre alla Camera, i voti ricevuti in città erano stati 4002. Il Partito Democratico perde in percentuale rispetto alle ultime amministrative (aveva il 23,13%), ma sia alla Camera che al Senato non scende al di sotto del 21% mostrando una certa tenuta se si paragona la situazione su base nazionale: per 17 voti, sempre facendo riferimento ai voti per la Camera, diventa però il terzo partito in città, scavalcato anche dal Movimento 5 Stelle. Nel 2013 il Pd aveva ottenuto il 25,47% delle preferenze alla Camera, e oltre 1650 preferenze in più rispetto a quanto portato a casa in occasione di questa tornata elettorale.

Il Movimento 5 Stelle fa invece dimenticare l’8,04% delle amministrative dello scorso anno e dimostra che il traino nazionale è ancora fondamentale per un movimento che alla Camera ha ottenuto oggi il 21,93% delle preferenze. A livello meramente numerico, il confronto con il 2013 parla però di una crescita tutto sommato moderata: allora le preferenze alla camera erano state 6.653 e oggi sono 7.017. Forza Italia ottiene in totale 4.483 voti che valgono un 14,01% mentre Fratelli d’Italia, con 1.450 voti, tocca ora una percentuale pari al 4,53%. Oltre il 3% va poi, a Legnano, solo +Europa (3,48%). Liberi e Uguali, malgrado la visita in città di Laura Boldrini, ha ottenuto il 2,82% mentre Civica Popolare Lorenzin, addirittura, si è fermata allo 0,6%. Sarà comunque del M5S l’unico eletto «legnanese» alle politiche, e cioè Riccardo Olgiati, in testa alla liste del plurinominale M5S: "Per l’uninominale alla Camera l’impresa era titanica - spiega -, ma sono comunque contentissimo del risultato personale davanti alla coalizione intera del Pd".