Più acqua nel lago Maggiore: il Ticino batte la siccità

Per i prossimi cinque anni aumento di 25 centimetri del livello del Verbano. Soddisfazione dal Parco: "Così è garantito l’ecosistema del fiume"

Il limite estivo del Lago Maggiore diventa 1,50 metri sullo zero idrometrico

Il limite estivo del Lago Maggiore diventa 1,50 metri sullo zero idrometrico

Magenta (Milano) -  Piena soddisfazione è stata espressa al Parco del Ticino dopo la notizia che l’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Ticino ha prorogato al 2026 la sperimentazione che permette di mantenere alto il livello del lago Maggiore nei mesi estivi. "Una misura - ha commentato Claudio De Paola direttore dell’ente Parco Lombardo della Valle del Ticino - che permette di garantire l’efficenza dell’ecosistema del bacino. La sperimentazione che è stata attuata in questi ultimi sei anni ha dimostrato la validità di questa tesi". A fronte di periodi siccitosi sempre più frequenti il fatto di poter contare su un’eventuale riserva d’acqua dal Verbano consente di mitigare sensibilmente gli effetti dovuti ai picchi di severità idrica senza accrescere in alcun modo il rischio allagamenti durante il verificarsi di precipitazioni intense.

Sino al 2026 l’Autorità ha consentito un aumento massimo sino a 25 centimetri sul livello estivo, che è di 1,25 metri, arrivando così a ben 1,50 metri nel necessità idrica. La sperimentazione, come detto, era stata avviata nel 2015 con una valenza quinquennale: la stessa prevedeva l’innalzamento del limite estivo del Lago Maggiore da un metro a 1,25 metri sullo zero idrometrico misurato a Sesto Calende. Il programma era stato avviato con l’impegno da parte del Ministero dell’Ambiente di arrivare, entro il 2020, al tanto auspicato livello di 1 metro e 50, raggiunto solo ora con qualche anno di ritardo. Il livello di 1,25 era già stato rivisto nel 2017 quando è stata concessa la possibilità, durante la stagione estiva, in caso di severa e prolungata crisi idrica interessante la vasta area costituita dall’asta del Ticino e del Po, di un ulteriore innalzamento del livello del Verbano a 1,35 metri.

Uno dei prossimi traguardi sarà la definizione del Deflusso Ecologico. Ogni Regione, tra cui anche la Lombardia, deve definire come deve essere determinato un rilascio che, per disposizione dell’Unione Europea, non dovrà più fondarsi sul concetto di "minimo" ma risultare "idoneo" al perseguimento degli obiettivi di qualità fluviale. "Per noi non comporterà differenze significative. Proprio la sperimentazione adottata per il livello del Maggiore ha dimostrato come sia utile per mantenere l’ecosistema" chiosa De Paola. "Si tratta di una fase molto delicata e va scongiurato il rischio, a fronte delle forti pressioni esercitate dai derivatori idroelettrici ed irrigui, che si facciano passi indietro, come è avvenuto per esempio in Piemonte – spiega Lorenzo Baio, vicedirettore di Legambiente Lombardia –. Confidiamo che la Regione Lombardia sia più saggia e prevalga un approccio scientifico, fondato sulla cautela".