La “clausola sociale“ negli appalti Formula che contrasta il lavoro nero

Firmato il protocollo d’intesa tra il sindaco Lorenzo Radice e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil

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di Paolo Girotti

Si chiama "clausola sociale tipo" e obbliga il nuovo aggiudicatario di una gara del Comune a garantire l’assunzione di tutto il personale impegnato nell’esecuzione delle prestazioni dall’appaltatore uscente, delle condizioni normative, retributive e di tutela del rapporto di lavoro non peggiorative e l’applicazione del contratto collettivo nazionale e territoriale di settore e la zona in cui si eseguono le prestazioni di lavoro: è questo uno dei punti salienti del protocollo d’intesa per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti, servizi e forniture del Comune, firmato pochi giorni fa dal sindaco Lorenzo Radice e dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Mario Principe, Giuseppe Oliva e Stefano dell’Acqua.

"La firma del protocollo era un impegno preciso assunto in campagna elettorale – ha commentato Radice -. Le basi per questa stipula sono state gettate all’inizio di dicembre con l’avvio del confronto sugli obiettivi generali del protocollo. Questa amministrazione vuole investire molto in opere a favore della collettività e lo farà impostando gli appalti secondo modelli e garanzie ben precisi per riconoscere al lavoro la dignità che merita". Il protocollo prevede anche l’obbligo per appaltatore ed eventuale subappaltatore di fornire l’elenco di tutti i lavoratori con le rispettive posizioni contributive, assicurative e previdenziali: una misura pensata per eliminare i fenomeni di lavoro nero. Ovviamente soddisfatti i rappresentanti sindacali: "Aver lavorato con la clausola sociale al mantenimento dell’occupazione e aver ridotto gli spazi per i subappalti sono elementi qualificanti che abbiamo messo nero su bianco. Fra gli accordi sottoscritti fino a oggi coi Comuni dell’Ovest Milano, questo è il più completo e per noi rappresenta il modello da proporre agli enti che non hanno ancora siglato il protocollo". Il controllo verrà affidato a un osservatorio permanente sugli appalti che sarà chiamato a monitorare l’applicazione del documento.