Inveruno, dal bilancio manca un milione e mezzo di tasse

A tanto ammontano le tariffe non versate. Il sindaco: "Chi non ha pagato l’ha fatto perché non poteva"

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di Giovanni Chiodini

La pandemia ha lasciato uno strascico nei conti consuntivi che i Comuni, in queste settimane, stanno portando in approvazione. Quello passato è stato un anno in cui le varie amministrazioni hanno dovuto più volte stravolgere le previsioni di bilancio per far fronte all’aggravarsi delle spese e per registrare le minori entrate (ad esempio per le tasse che non si sono applicate o per i servizi che non si sono concretizzati, come ad esempio le mense scolastiche). E alla fine dei conti ci si ritrova, come è accaduto al Comune di Inveruno, con la voce dei residui attivi ingigantita proprio dagli effetti che la pandemia ha provocato sull’economia e sulla vita di una comunità. "È logico - ha ammesso il sindaco Sara Bettinelli - che in quest’anno particolare non si è potuta svolgere una attività di recupero crediti relativamente a tutti i tributi. Così siamo passati dai 300mila euro di residui attivi del 2019 (crediti che i Comuni hanno nel confronto di cittadini e aziende non ancora realizzati) a 1 milione 534mila euro. Soldi che avremmo dovuto incassare se fosse stato un anno normale ma che invece non sono arrivati".

In pratica molti cittadini e aziende non hanno versato nei termini previsti le tasse comunali, Imu e Tari. Mentre per la Tosap non sono entrati i 25mila euro previsti essendo stata sospesa questa tassa proprio per non gravare ulteriormente sui conti di chi stabilmente occupava le aree pubbliche. Un disavanzo nelle entrate che genera qualche problema alle casse del Comune ma, come ha detto il sindaco in consiglio, non c’è affatto la minima intenzione di andare a reclamare questi soldi, sapendo che chi non ha pagato lo ha fatto solo perché non era in grado di farlo. "Questo non ci ha però impedito, grazie ai contributi statali e regionali, di prevedere delle spese d’investimento. Ad esempio 256mila euro li abbiamo destinati alla manutenzione delle strade. Abbiamo concluso le piste ciclabili e acquistato un mezzo per gli operai. Non sono mancati investimenti per le scuole e per il rifacimento del tetto della sede dei vigili del fuoco". Nel conto consuntivo del 2020 entra anche tutta l’attività svolta per fronteggiare l’emergenza alimentare che ha coinvolto numerose famiglie, soprattutto nella prima fase. Il Comune da aprile a luglio ha consegnato 517 pacchi alimentari, in aggiunta a quelli della Caritas e di altri gruppi di volontariato. Inoltre sono stati distribuiti dei buoni spesa".