Infermieri sul piede di guerra "Ritmi di lavoro insostenibili"

I sindacati dell’Asst Ovest Milano (più di 3mila persone) pronti a proclamare lo stato di agitazione

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di Giovanni Chiodini

Le organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’Asst Ovest Milano (più di 3mila persone) sono pronte a proclamare lo stato di agitazione.

"Non ce la facciamo più a sostenere questi ritmi di lavoro. C’è carenza di personale, continui salti di riposo, manca la sicurezza".

E’ la sottolineatura che i sindacati fanno dello stato in cui i dipendenti sono costretti ad operare.

Un coro di protesta che ha cominciato a manifestarsi nelle assemblee organizzate dai sindacati FialsCsa e Nursind negli ospedali di Legnano e Magenta, a cui si sono aggiunte anche le sigle sindacali confederali. L’intento dei sindacati è quello di aprire un tavolo di confronto con la direzione dell’Asst.

"Un tavolo - si legge nella nota sindacale - dove si affrontino i temi riguardati le gravi carenze degli organici e le condizioni di lavoro insostenibili, da parte di tutto il personale del comparto con abuso dell’azienda degli ordini di servizio, della pronta disponibilità e continuo utilizzo dello straordinario programmato.

Inoltre andranno discusse anche questioni in materia di sicurezza per i lavoratori impegnati prevalentemente nell’area della emergenzaurgenza e della salute mentale". I sindacalisti intendono affrontare anche la "gestione dei nuovi servizi che l’azienda sta attivando in base alla Riforma sanitaria".

"Servizi che vengono attivati senza riuscire a reperire personale vista la carenza. Questo comporta lo spostamento del personale. Chiediamo pertanto di bloccare queste operazioni". L’Asst al momento si è limitata a diffondere un comunicato in cui sottolinea il mantenimento dei livelli occupazionali e il rispetto di tutte le norme di sicurezza.

"Nel corso del 2022, l’Azienda ha mantenuto costante il livello occupazionale considerando che nell’area del Comparto sono entrati in servizio 256 dipendenti a fronte di 258 cessazioni e nell’area della Dirigenza sono entrati in servizio 77 dirigenti a fronte di 80 cessazioni".

Lo scorso anno si sono svolti 60 concorsi.

"Seppure nelle note tematiche di mancanza a livello nazionale di alcuni profili sanitari, l’Asst Ovest Milanese è attrattiva non solo verso i pazienti ma anche verso i professionisti sanitari, come dimostrato dagli elevati numeri di candidature ricevute in occasione delle procedure concorsuali bandite".