Infermieri in prima linea nei reparti Covid: straordinari non pagati

Legnano, la denuncia del personale sanitario dell’ Ovest Milano. Altre Asst, invece, hanno anticipato i soldi attesi dalla Regione

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Nonostante i diversi incontri che si sono svolti in Regione nelle settimane passate non si è di fatto sbloccata la situazione del pagamento agli infermieri dei reparti di malattie infettive, rianimazione e subintensivi, quelli che da più di un anno sono in prima linea nell’affrontare il Covid. "La situazione sta diventando insostenibile, anche dal punto di vista psicologico. Parecchi di questi infermieri hanno ormai dato tutto quello che si poteva chiedere loro. Certo la questione economica non risolve tutto, ma almeno aiuta a sopportare i disagi" afferma Angelo Macchia, responsabile regionale del sindacato degli infermieri, il Nursing Up. La questione non è omogenea in Lombardia.

Ci sono Asst che hanno messo a disposizione fondi propri per anticipare i soldi che dovranno arrivare dalla Regione. In altre aree, come ad esempio quella dell’Asst Ovest Milano, questo non è avvenuto. "Dobbiamo nuovamente denunciare la inaccettabile situazione in cui si trovano ad operare gli infermieri ed altri professionisti sanitari impegnati attivamente, come detto da oltre un anno, nella assistenza ai pazienti colpiti dal Covid-19 - ribadisce il sindacalista di Nursing Up -. Anche in questo momento di calo dei contagi, gli ospedali lombardi sono ancora pieni di malati e gli operatori sanitari sono pesantemente impegnati nel contrasto alla pandemia. In questo tragico scenario, sia il Governo centrale che Regione Lombardia, tardano a stanziare per il 2021 le necessarie risorse economiche atte a riconoscere, seppure parzialmente, il pagamento delle indennità di malattie infettive, di area critica intensiva e sub-intensiva e degli straordinari correlati alla pandemia Covid 19". Chi ha pagato ha anticipato i fondi per il cosiddetto "disagio" ma servono risorse nuove per chiudere i conti del 2020 e pagare quelli maturati in questi mesi del 2021. "In Regione Lombardia - aggiunge Macchia - siamo ancora in attesa del trasferimento alle aziende del Sistema Sanitario Regionale della cifra residua del 2020, da cui detrarre gli oneri rifessi e l’Irap, per remunerare il disagio e le indennità legate al Covid-19. In cassa ci sono risorse appena sufficienti a garantire il pagamento delle indennità relative al primo trimestre 2021, senza alcuna certezza, in assenza di ulteriori stanziamenti, per i periodi successivi"."In assenza di nuove risorse, si assiste, in alcune Asst al blocco del pagamento delle indennità di malattie infettive, di area critica intensiva e sub intensiva e degli straordinari correlati al Covid 19. Come dire "tu operatore sanitario pensa a lavorare senza pretendere, poi, se avremo i fondi necessari, ti pagheremo". Questo significa abusare della pazienza dei lavoratori che si vedono negare l’elementare diritto di vedersi retribuiti per prestazioni lavorative rese con impegno e spirito di servizio per la collettività". Il sindacato Nursing Up nei mesi scorsi aveva denunciato anche la situazione che si viveva all’ospedale di Cuggiono, quando, nello scorso autunno, veniva definito dall’Asst "Covid free", dove invece diverse infermiere che lavoravano dei vari reparti no covid avevano comunque contratto l’infenzione.