Inchiesta anticorruzione Piazza Pulita: dopo Fratus e Cozzi, altri 7 a processo

Rinviati a giudizio dal Gup gli ex vertici di Amga e Euro.Pa fra questi Catry Ostinelli Paolo Pagani e Mirko Di Matteo

L’ex sindaco Gianbattista Fratus

L’ex sindaco Gianbattista Fratus

Con un esito ampiamente annunciato, sono arrivati anche gli altri sette rinvii a giudizio per quanto riguarda il secondo filone del processo partorito dall’inchiesta "Piazza Pulita", quella che nel maggio del 2019 aveva causato un vero e proprio terremoto a palazzo Malinverni. Ieri al tribunale di Busto Arsizio era infatti prevista l’udienza preliminare che riguardava le posizioni degli altri sette imputati collegati alle vicende che, nel primo processo, hanno portato alle condanne dell’ex sindaco Gianbattista Fratus, del vice Maurizio Cozzi e dell’ex assessore Chiara Lazzarini (tutti e tre in attesa del processo di appello). L’udienza aveva preso il via a luglio 2020 e, tra un rinvio e l’altro, si è arrivati sino a ieri quando il Gup, il giudice per le udienze preliminari, ha rigettato le eccezioni sollevate dalla difesa a proposito dell’ammissibilità di alcune intercettazioni e condiviso la tesi dell’accusa secondo la quale le procedure selettive che hanno portato sino a qui vadano considerate come gare.

Il via al processo è stato dunque fissato per il 16 febbraio del prossimo anno e riguarderà questi sette imputati: l’ex presidente di Amga spa, Catry Ostinelli, l’ex direttore generale della stessa azienda, Paolo Pagani, l’ex direttore generale di Euro.Pa, Mirko Di Matteo, l’ex direttore organizzativo del Comune di Legnano, Enrico Barbarese, il suo predecessore, Enrico Maria Peruzzi, Luciano Guidi, ex candidato sindaco alle amministrative del 2017, e Flavio Arensi, già direttore artistico per il Comune di Legnano: i primi cinque sono accusati di aver collaborato con i tre amministratori già processati nel "manipolare" l’attribuzione di alcuni incarichi.

Guidi è invece coinvolto nel caso di corruzione elettorale in occasione delle amministrative del 2017 e Flavio Arensi nell’attribuzione del suo incarico da direttore artistico.