In centinaia in corteo per dire "no" al quarto binario della ferrovia Milano-Varese

Nuova protesta del comitato: "I cantieri fra Rho e Parabiago avranno un effetto devastante, questo progetto è già stato bocciato a Roma e va cancellato"

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VANZAGO (Milano)

Una catena umana nei luoghi che saranno distrutti dalla realizzazione del quarto binario. Per difendere case, alberi e aree verdi. Da via Vittorio Veneto, strada che verrà inghiottita dall’ampliamento delle sede ferroviaria con abitazioni che si troveranno una barriera anti rumore alta 4 metri davanti casa. Fino alla zona della Filanda, dove ci saranno espropri e disagi per le famiglie che vivono nei condomini residenziali con vista sui binari. All’insegna dello slogan "più carrozze e meno binari", ieri mattina duecento cittadini di Vanzago hanno protestato contro il potenziamento della linea Rho-Gallarate, che prevede il quarto binario da Rho a Parabiago. La protesta è stata organizzata dal Comitato Rho-Parabiago da oltre un decennio impegnato a contrastare l’opera a suon di ricorsi, petizioni, osservazioni e lettere di denuncia. Nove chilometri per una spesa che è arrivata a 417 milioni di euro (+34% rispetto al costo iniziale), 354 espropri, 107 edifici demoliti e 35 famiglie costrette a cambiare casa, 31 aree di cantiere in mezzo ai centri abitati, 473.000 metri quadrati di aree verdi cementificate. "Il quarto binario è già stato bocciato dal Tar e dal Consiglio Superiore dei lavori pubblici e nonostante le modifiche al progetto resta ancora un’opera insostenibile per il nostro territorio - spiega Dalia Sartirana, portavoce del Comitato - anche la stazione verrà demolita, ci sarà solo una fermata, senza sala d’attesa e altri spazi. Alcune vecchie corti saranno abbattute, nei cinque anni di cantiere avremo centinaia di camion che transiteranno sulle strade urbane. È inaccettabile".