Impianto di compostaggio, ecco i primi interventi per migliorare la qualità dell’aria

Novità sulla logistica e sul biofiltro per evitare cattivi odori. Il sindaco: "Massima attenzione, in caso di disagi o errori sono pronto a intervenire ancora"

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Grandi e piccoli interventi per evitare che, in futuro, i cittadini tornino a sentire le puzze prodotte dall’impianto di compostaggio. Dopo le proteste della scorsa estate, Snam (gestore) ed Ecoprogetto Milano (proprietario della struttura) hanno studiato e in parte già realizzato modifiche per tutelare la qualità dell’aria di Albairate. I miglioramenti hanno a che fare soprattutto con la logistica e con la gestione interna. Si è deciso di non stoccare più il materiale vegetale all’interno dell’impianto, per fare un esempio, ma di acquistarlo pre-tritato a seconda dell’occorrenza. L’azienda ha deciso anche di modificare l’area di arrivo dei camion.

Le novità sono state annunciate dal presidente della commissione comunale di vigilanza sull’impianto, Stefano Puricelli, e inserite nella relazione appena presentata in consiglio comunale. I tecnici si sono concentrati anche sul biofiltro, principale "colpevole" degli eventi odorigeni – almeno sei quelli accertati – avvertiti nel Comune la scorsa estate. La commissione ha già inviato ai gestori alcune idee per la manutenzione del filtro batterico che ha il compito di catturare gli odori; idee che sono in fase di valutazione. "Nel frattempo attendiamo le nuove analisi riguardo l’efficienza del biofiltro" ha spiegato Puricelli. Tra le novità per la struttura c’è anche la realizzazione di un terzo digestore, oggi in costruzione. "L’attenzione sull’ecocentro resta massima – ha confermato a latere il sindaco di Albairate, Flavio Crivellin –. Sono pronto a coinvolgere di nuovo le autorità competenti in caso di errori o situazioni sgradevoli". F.P.