Il recupero delle scuderie: "Scelte inaccettabili"

Il consigliere comunale Brumana contro il progetto approvato "Effetto patchwork al Castello"

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Non gli era piaciuta la copertura in vetro di una parte dell’edificato, figuriamoci il progetto per il recupero delle scuderie: Franco Brumana, consigliere comunale del Movimento dei cittadini, dismette temporaneamente la toga da avvocato per indossare, questa volta, i panni dell’architetto che lancia strali contro il progetto passato recentemente in giunta. Rendering alla mano, Brumana parla di "scelte inaccettabili nel restauro delle stalle, che costituiscono una parte rilevante del complesso monumentale del Castello di Legnano" e di un "edificio che attirerà immediatamente l’attenzione di chi visiterà il castello perché il suo aspetto sarà totalmente contrastante rispetto al contesto e perché si affaccerà sul cortile e fronteggerà l’entrata".

"Risulterà accentuato – dice ancora Brumana - l’effetto di patchwork del Castello, purtroppo già riscontrabile a seguito di una precedente ristrutturazione, mascherata come restauro. L’intero complesso perderà una parte rilevante del valore storico ed estetico. Citate a conferma della propria tesi la Carta di Venezia e la Carta di Cracovia degli architetti, Brumana decreta dunque che "il progettista non ha compreso che è necessario rispettare il castello non come opera d’arte architettonica, ma come bene culturale, storico e amato dai nostri cittadini".

In ultimo, la spesa: detto che la progettazione è in percentuale sull’importo lavori, è proprio il milione e mezzo di euro (un milione richiesto come finanziamento) che a Brumana sembra eccessivo, anche perché "se la spesa fosse inferiore sarebbe possibile utilizzare la parte rimanente di questo finanziamento per realizzare anche altre opere pubbliche nella stessa isola del Castello".

P.G.