Il futuro dell’inceneritore? "Nell’economia circolare"

L’azienda chiamata a subentrare al posto di Accam nella gestione dell’impianto promette la svolta “green“ già adottata in altre città dell’area metropolitana

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di Paolo Girotti

La macchina deve ancora accendere i motori, ogni aspetto positivo deve ancora essere dimostrato nei fatti, ma il compito che dovrà svolgere in futuro Neutalia, la società chiamata a prendere il posto di Accam nella gestione del termovalorizzatore di Borsano, è già diventata una case history portata ad esempio della "svolta green" nell’economia circolare. In occasione della fiera Ecomondo che si svolge a Rimini, il caso Neutalia è stato presentato in occasione della tavola rotonda "Dalla linearità alla circolarità: simbiosi industriale e valorizzazione degli asset pubblici nella transizione green", organizzata dal gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, Cap Holding, che di Neutalia è anche socio con Agesp Busto Arsizio e con Amga spa di Legnano. Tra i relatori Alessandro Russo, presidente del Gruppo Cap, e il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice.

"Nel territorio della Città metropolitana di Milano abbiamo creato una vera sinergia che integra il modo dell’acqua e quello dei rifiuti per la produzione di energia pulita, trasformando infrastrutture pubbliche già esistenti in hub di economia circolare in grado di intercettare i flussi urbani e agricoli di materie organiche – ha detto Russo –. Un modello che si costruisce solo con la simbiosi tra azienda e cittadini. Gli impianti costruiti hanno infatti un impatto sulla vita delle persone. La vera sfida per le aziende pubbliche non è solo la performance, ma creare un rapporto di comunità, che ha le sue basi nella fiducia dei cittadini e che si instaura con la trasparenza e la corretta informazione". Le due case history citate da Cap Holding sono state quelle di ZeroC, nata in collaborazione con i Comuni di Sesto San Giovanni, Cormano, Cologno Monzese, Pioltello, Segrate e Cinisello Balsamo per gestire la Biopiattaforma di Sesto San Giovanni, e appunto Neutalia, la società fondata da Cap Holding con Agesp e Amga spa con la mission di dare vita a una svolta green nella governance del termovalorizzatore di Borsano. "Un confronto interessante, seppur destinato agli addetti ai lavori – spiega il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice –. Si parla di impianti da realizzare, ma tra i temi che accomunano i due progetti che coinvolgono Cap Holding c’è certamente l’idea della rigenerazione di impianti già esistenti, per i quali si immagina un futuro ben diverso, con prospettive qualitativamente diverse". Ha questo obiettivo il bando di Neutalia, in scadenza il prossimo 19 novembre, per la ricerca delle migliori soluzioni per il futuro Piano industriale di sviluppo che dovrà dare un futuro al termovalorizzatore di Borsano. Il bando prevede la redazione di un documento di fattibilità delle alternative progettuali e un’analisi dei flussi di rifiuti prodotti da Basso Varesotto e Alto Milanese.