Il cuore di Mazzafame batte per l’Ucraina

La parrocchia Beato Cardinal Ferrari e il centro sociale Pertini in prima linea. Attivati un centro di raccolta e un conto corrente

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di Cristiano Comelli

Il cuore di un quartiere batte per l’Ucraina. Nella zona di Mazzafame, parrocchia Beato Cardinal Ferrari e Centro sociale "Sandro Pertini" , in modo indipendente, si stanno mobilitando per far giungere nel Paese ora assediato dalle truppe russe aiuti di ogni genere. Ma, al contempo, dal loro sguardo non rimangono estranei i cittadini ucraini presenti sul territorio. Due le direttrici lungo le quali la "Cardinal Ferrari" ha scelto di muoversi.

La prima, spiega Giorgio Molla, referente del "Centro d’ascolto" e del "Mercato solidale", consiste "nel collaborare con l’iniziativa messa in campo dalla Caritas decanale con la raccolta di generi alimentari e di prima necessità e di buoni spesa che destineremo alla causa dell’Ucraina". La seconda è più strettamente parrocchiale e guarda sia al paese dalla bandiera gialloblù sia a chi, da esso, è partito anni fa per scegliere Mazzafame come destinazione abitativa.

"Come parrocchia - prosegue Molla - abbiamo attivato un conto corrente su cui potranno essere fatti dei versamenti. Come centro d’ascolto aiutiamo già da tempo un paio di famiglie ucraine che conosciamo. Adesso intendiamo però muoverci anche in un terzo ambito, ovvero quello legato ai ricevimenti di persone ucraine in fuga. Con queste stesse famiglie ucraine abbiamo valutato la messa a disposizione di un appartamento per potere ricevere i loro parenti e favorire così il ricongiungimento dei familiari in un periodo difficilissimo e tragico come questo". Su questo aspetto la parrocchia si muoverà in stretta sinergia con il Comune. Dalla parrocchia al centro sociale "Pertini" vi è lo spazio di pochissimi metri. Realtà diversa ma medesimo desiderio di venire in soccorso della popolazione ucraina e della situazione di indicibile lacerazione che sta vivendo. "Con un’associazione che aiuta i bambini di Chernobyl - spiega Antonio Tola, uno dei referenti del Centro sociale e della Casa del Volontariato – abbiamo deciso di istituire un centro di raccolta di varii generi di prima necessità, lo facciamo in collaborazione con il Laboratorio di quartiere e con le diverse associazioni che operano all’interno del Centro stesso". L’iniziativa è stata chiamata "Aiutare è bello, la guerra no" e consiste nella raccolta di cibo in scatola, latte in polvere per bambini, prodotti per l’igiene, omogeneizzati, disinfettanti e pannolini. Per chi avesse difficoltà a recarsi di persona al centro , gli organizzatori della raccolta si sono messi a disposizione per recarsi a prendere quanto vorrà essere donato nelle varie abitazioni.