I sindacati sul piede di guerra: "Cruciali la salute e la sicurezza"

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Non passa giorno che non ci sia un infortunio grave sul lavoro. L’ultimo in ordine di tempo quello avvenuto in via Novara a Legnano dove è rimasto gravemente ferito un 38enne, ricoverato in codice rosso al pronto soccorso di Legnano. I sindacati scendono sul piede di guerra visti i numeri altissimi di infortuni gravi nel legnanese in questi ultimi giorni. Le rappresentanze sindacali delle Rsu Ltc Group segreterie territoriali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil sono intervenute in merito a quanto sta accadendo: "Ribadiamo la nostra fiducia negli organi competenti e ci auguriamo fin da ora che le dinamiche e le eventuali responsabilità siano chiarite quanto prima. Può sembrare scontato, ma visto quanto succede quotidianamente nel nostro paese ci occorre sottolineare l’importanza cruciale della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo senso, valuteremo unitariamente, come Rsu e Segreterie Territoriali, tutte le possibili azioni di verifica e di sostegno, augurandoci che tutto finisca per il meglio e che il lavoratore possa rimettersi in salute". L’operaio 38enne è i in prognosi riservata e in condizioni di salute giudicate critiche. In Italia ci sono almeno due morti bianche al giorno oltre a un aumento delle denunce di infortunio del 50% rispetto ai primi tre mesi del 2021.

I dati Inail del primo trimestre 2022 raccontano di un forte aumento dei casi. Le comunicazioni di incidenti di qualsiasi gravità arrivate all’istituto tra gennaio e marzo sono state 194.106 contro le 128.671 del primo trimestre del 2021 e le 130.905 di gennaio-marzo 2020 segnato però dal lockdown. Quelli con esito mortale sono stati 189, quattro in più rispetto alle 185 registrate nel primo trimestre del 2021 e 23 in più rispetto alle 166 dello stesso periodo 2020. Secondo i dati Inail, sono in aumento le denunce dei lavoratori italiani, in calo quelle dei comunitari e in parità quelle degli extracomunitari. In aumento i decessi tra gli under 40. Ch.S.