Non ci sono i vaccini: hub operativo solo tre ore

Al 'Move In' di Cerro Maggiore la media è di circa 300 inoculazioni al giorno, ben distante dalle 1.500 secondo le previsioni del governatore Fontana

Vaccinazioni al Move In di Cerro Maggiore

Vaccinazioni al Move In di Cerro Maggiore

Cerro Maggiore (Milano) - Non ci sono vaccini e l’hub cerrese lavora solo 3 ore al giorno. Incredibile quello che sta succedendo nel Legnanese, con il piano vaccinale che finora ha mostrato tutte le pecche di un sistema che non è mai entrato a regime per colpe che vanno sicuramente a monte. Finora un calcolo rapido dice che all’interno del Move In di Cerro Maggiore la media è di circa 300 vaccinazione al giorno, ben distante da quei 1000-1500 vaccini da inoculare in questo spazio secondo le rosee previsioni del governatore Attilio Fontana, che qualche giorno fa aveva tagliato il nastro al nuovo hub vaccinale. A questo si aggiunga che lo spazio è aperto dalle 9 alle 12, poi chiude fino al giorno successivo.

Uno spreco incredibile di tempo e di risorse che ogni giorno vede allontanarsi sempre di più il termine previsto per la vaccinazione di massa. La problematica è anche organizzativa: per chiudere l’hub vaccinale di Legnano bisogna somministrare le seconde dosi. Il cittadino che viene vaccinato una prima volta deve fare il richiamo nel medesimo hub della prima dose. Una volta finite le seconde dosi, verrà chiuso l’hub ospedaliero di Legnano e l’ospedale non vaccinerà più. "Da settimana prossima a Cerro contiamo di raddoppiare le dosi - spiega l’assessore Alessandro Provini -. Ovviamente dalla metà di aprile, verrà chiuso Legnano e verrà spostato tutto su Cerro arrivando alle mille vaccinazioni giorno ma si potrà arrivare anche alle millecinquecento. Però è il vaccino che detta i numeri perché più ce n’è, più la macchina si mette in moto. Ad oggi sono state vaccinate oltre 3.500 persone che col vecchio sistema si sarebbero dovute muovere in tutta la Lombardia perché l’hub di Legnano non avrebbe retto il colpo, essendo anche punto prelievi. Stiamo pagando il fatto che al momento le scorte sono finite. Nel caso in cui arrivino i vaccini attiviamo tutti i box, attiviamo tutti i volontari fino ai mille vaccinati per poi arrivare a numeri ancora più alti".

L’obiettivo dichiarato del governo è di vaccinare fino a 500mila persone al giorno, ma i numeri oggi sono molto più bassi, fino alla metà di quelli dichiarati. "La macchina non funzionava prima - continua Provini -. Oggi più di così non si può fare perché purtroppo siamo senza vaccini e finché non arrivano non si accelera. Noi comunque vacciniamo 300 persone, senza alcun disagio. Vengono da vicino, non pagano parcheggio e ci siamo organizzati molto bene. Mi spiace che qualcuno parli di flop, mi sembra ingiusto. Noi facciamo il possibile con quello che abbiamo a disposizione". Il Move In comunque ha rodato in questi giorni la campagna vaccinale, passando dai vari assembramenti dei primi giorni, con centinaia di anziani in fila, all’ordine odierno con appuntamenti fissati e nessuna coda evidente.