Legnano, la “guerra” delle pensiline

Le vecchie distrutte, le nuove vandalizzate. Ed è polemica

Una delle nuove pensiline già imbrattate dopo il passaggio di vandali con le vernici (Garavaglia)

Una delle nuove pensiline già imbrattate dopo il passaggio di vandali con le vernici (Garavaglia)

Legnano (Milano), 19 novembre 2018 - Pensiline nuove da una parte, pensiline vecchie e distrutte dall’altra. A Legnano vecchio e nuovo vanno a braccetto, ma senza un senso logico, almeno per quanto riguarda le fermate degli autobus. Le sostituzioni delle vecchie fermate erano iniziate anni fa con la giunta Centinaio, poi si sono bloccate improvvisamente. Uno sguardo nelle differenti zone cittadine rense l’idea di un cambiamento non omogeneo ma a macchia di leopardo. Si va infatti dalle due moderne pensiline per gli utenti dei bus in transito all’ospedale di Legnano, che furono le prime ad essere cambiate, a quella vecchie e pericolanti di via XX Settembre. In questo caso la pensilina in questione è stata messa in sicurezza con un nastro colorato e non è possibile avvicinarsi, figurarsi cercare protezione nel caso di maltempo.

Nella zona di piazza monumento la pensilina dei bus è ormai vecchia e logora mentre da altre parti quelle nuove sono strutture importanti in vetro, acciaio inox, con una copertura in policarbonato e una pellicola protettiva anti UV che in estate fa la differenza.

Ma anche fra le pensiline nuove emergono problemi. Alcune sono state infatti oggetto di vandalismo puro, come nella zona dell’Esselunga in via Barlocco, con la fermata pasticciata di vernice spray dai soliti writer che hanno lasciato il loro marchio indelebile. In largo Tosi sono le affissioni abusive a farla da padrone con alcuni fogli pubblicitari incollati al vetro della struttura, mentre in via Matteotti mancano addirittura i vetri dietro e quelli laterali, con tutta probabilità vandalizzati. I pendolari e chi usa il servizio si chiedono come mai questa disparità fra zone cittadine, viste le nuove strutture ultramoderne, ideate dall’ufficio tecnico del comune, lunghe fino a 6 metri, nella zona dell’ospedale cittadino e le altre vecchie, logore ed oltremodo pericolose. Che sperava che la situazione di disagio per tanti ragazzi e residenti terminasse di colpo con l’introduzione delle nuove fermate, che erano state posizionate nel 2015, non è stato accontentato. La questione delle sostituzioni si è di colpo bloccata in attesa di nuovi investimenti.