Il batterista storico di Battiato: "Per me è morto un fratello"

I ricordi di Gianfranco D'Adda, dagli albori ai successi live

Gianfranco D'Adda con Battiato

Gianfranco D'Adda con Battiato

Rescaldina (Milano) - "E' morto un fratello". Emozionato, di poche parole, ma lucido nei ricordi. Gianfranco D'Adda da Rescaldina è lo storico batterista di Franco Battiato. Con il cantautore siciliano ebbe una lunga storia fatta di amicizia e di sperimentazione musicale made in Rescaldina, dove si tenne anche il primo concerto dell'album Pollution, al teatro della Torre che all'epoca ospitava nomi illustri del panorama musicale italiano, quello della rottura con la musica commerciale.

Una collaborazione unica in album come “Fetus”, “Pollution”, “Sulle corde di Aries”, “Clic” e "L'era del cinghiale bianco". Con loro il bassista Gianni Mocchetti da Legnano che con il batterista rescaldinese aveva negli anni portato avanti il progetto de "I cancelli della memoria" riprendendo in larga parte il periodo sperimentale di Battiato in concerti dal vivo, poi diventati un album particolarmente pregiato. 

All'epoca del teatro la Torre di Rescaldina, oggi diventato una rsa, Battiato da questa parti era di casa. Qua furono registrati concerti di diversi miti della scena musicale italiana, da Fabrizio De Andrè, Eugenio Finardi, Camerini, i New Trolls. D'Adda con Battiato passò trenta lunghi anni di esperienza musicale e di vita, con live, album avventure e profonde riflessioni musicali e di spirito, collaborazioni, idee. "Ultimamente sentivamo il fratello che ci aggiornava sullo stato fisico, finché è arrivata questa notizia che purtroppo ci aspettavamo. E' una giornata dolorosa". D'Adda lo aveva incontrato qualche anno fa, da Feltrinelli a Milano: "Aveva presentato il suo ultimo lavoro ed insieme a lui c’era anche Osvaldo di Dio, musicista legnanese che ha suonato con lui nell’ultimo periodo e che adesso abita in zona".