Furti nei cimiteri di Legnano, l'allarme è infinito: "Hanno rubato persino le icone"

I ladri sono di casa al cimitero Monumentale, le segnalazioni di furti di ogni genere aumentano: "Il Comune installi le telecamere"

Il cimitero Monumentale di Legnano

Il cimitero Monumentale di Legnano

Legnano (Milano), 16 dicembre 2018 - Un tempo se ne aveva rispetto, timore reverenziale e anche una certa paura, oggi i cimiteri sono diventati supermarket senza casse per pagare per ladri e figure borderline. «Quando vengo qui una volta la settimana non so mai come sarà la tomba di mio marito - racconta una donna - e immancabilmente noto che sono stati rubati fiori o anche piccoli oggetti che avevo lasciato. Non passa settimana in cui i ladri non vengano da queste parti». Dei due cimiteri legnanesi, il Monumentale è geograficamente il meno esteso eppure sfugge ai controlli. Forse perché di controlli di fatto non ce ne sono. 

Il cimitero Monumentale di Legnano
Il cimitero Monumentale di Legnano

«Abbiamo chiesto al Comune l’installazione di qualche telecamera, almeno nelle zone dei colombari dove si scendono le scale e si è in un luogo chiuso. È anche una questione di sicurezza personale oltre

Il cimitero Monumentale di Legnano
Il cimitero Monumentale di Legnano
a quella dei furti - racconta Augusto Luca Ranieri -, ma ci è stato risposto con un laconico “Vedremo”, che di fatto rappresenta un rifiuto». 

Il giovane e le sorelle si recano, insieme al padre, al cimitero una volta la settimana sulla tomba della madre. «L’altro giorno ho comprato una targhetta in legno con la scritta “Mamma ti voglio bene” del valore di 0,50 euro e l’ho appoggiato alla lapide di mia madre - spiega -. Pochi giorni dopo era già stata rubata. Il valore economico è esiguo, c’è invece quello affettivo. Era il mio modo per lasciare un messaggio a mia madre e dei delinquenti hanno rovinato anche questo».

«Anche noi abbiamo chiesto al Comune l’installazione di telecamere, ma ci è stato risposto che non è possibile perché non si rispetterebbe la privacy di chi viene al camposanto - affermano Maria Grazia Montesano e i suoi genitori - e invece la nostra privacy di poter piangere in sicurezza mia sorella scomparsa non viene tutelata? In municipio ci è stato detto di non lasciare oggetti di valore davanti alle lapidi, il problema è che i ladri prendono di tutto. A noi hanno rubato una lampada di cristallo con dentro una madonnina, ci è stata portata via persino un’immaginetta di carta». «Nessuno fra i custodi e l’Amministrazione comunale si vuole occupare di questo tema, chi può fare qualcosa?» si domanda la donna.

Furti, dispetti, atti di vandalismo, gesti di persone con disturbi psichici: non è dato sapere di cosa si tratti dal punto di vista concreto. Da quello morale sono sicuramente atti di viltà che difficilmente possono essere riconducibili a un mondo civile e per i quali un ente pubblico non può trincerarsi dietro la retorica.