Attentato a Barcellona: "Io, musulmano, prego con voi per Bruno Gulotta"

Serdal Madenkuyu dell'Ares Kebap di corso Magenta a Legnano ha partecipato al lutto cittadino e si è recato ai funerali in piazza San Magno

Bruno Gulotta

Bruno Gulotta

Legnano (Milano), 25 agosto 2017 - Nella basilica di San Magno gremita in ogni ordine di posto, tanto che molti sono rimasti addirittura a seguire la cerimonia sul sagrato, non c’erano soltanto cristiani. C’era anche chi, come Serdal Madenkuyu, da musulmano ha scelto di andare oltre le confessioni religiose. Lui è titolare di Ares Kebap, negozio di alimentari di corso Magenta, e come gli altri commercianti ha tenuto chiusa la propria attività per lutto cittadino dalle 14 alle 16.30 ieri pomeriggio. «Sono curdo, di fatto non ho un Paese - racconta -. Forse è proprio per questo che per me la nazionalità non fa differenza: tutti gli innocenti che muoiono per mano della follia di qualcuno meritano rispetto e preghiera. Fatti come quelli di Barcellona segnano tutti, indipendentemente dalla nazionalità». Già, preghiera. Ieri pomeriggio Serdal Madenkuyu dopo aver chiuso il negozio è andato alla basilica di San Magno per partecipare ai funerali di Bruno Gulotta.

«Neri, bianchi, musulmani, buddisti, cristiani: non cambia nulla. Quando si tratta di tragedie del genere, non ci sono distinzioni - sottolinea -. Quando muore un innocente, merita rispetto. Per questo motivo ho partecipato al lutto cittadino e ho deciso di andare al funerale di questo ragazzo: preghiamo per Bruno e per la sua famiglia. Preghiamo affinché tragedie di questo tipo non accadano più». «Siamo umani e non dobbiamo perdere questa umanità - aggiunge il ristoratore -. Per questo quando accade un episodio del genere a qualcuno di noi, dobbiamo abbattere le barriere e unirci tutti». Un messaggio di speranza e di pace: «Siamo tutti uguali, non possiamo essere uno contro l’altro».