Franciacorta, vendemmia anticipata "Mai iniziato il primo di agosto"

Gli effetti del cambiamento climatico sul vino: a Coccaglio i primi grappoli raccolti nelle ceste. I produttori: "Uva sana, ma più piccola. Diminuiremo la quantità, gli standard saranno elevati"

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COCCAGLIO

di Milla Prandelli

I primi grappoli d’uva sono stati raccolti ieri e sono già stati trasformati in mosto in fermentazione nelle botti delle cantine. In Franciacorta, nel Bresciano, per prima in Italia, la vendemmia è iniziata. Alle 6,30 è stata Coldiretti con l’azienda agricola Faccoli Lorenzo di via Cava, a Coccaglio, a inaugurare la raccolta: l’azienda incastonata tra le vigne e il Monte Orfano beneficia di un’esposizione particolare che garantisce ai grappoli una maturazione anticipata. Mai, però, la vendemmia era iniziata il primo agosto.

Da una decina di anni la raccolta si collocava tra il 10 e il 15 agosto e prima addirittura tra la fine di agosto e la metà di settembre. I cambiamenti climatici hanno portato gli esperti a cominciare sempre prima. "La vendemmia italiana è iniziata ieri a causa del clima – spiega l’enologo e agrotecnico Simone Frusca, responsabile del settore vino di Coldiretti – i grappoli sono molto belli. La sanità delle uve è significativa, nonostante l’anticipo notevole. Il caldo ha contribuito a rendere sani i frutti, che sono più piccoli del solito ma di alta qualità". La produzione è in leggero calo. "Nonostante il caldo e le minori dimensioni – specifica Frusca – non vi sarà un grande calo della produzione in Franciacorta". Nell’area del Monte Orfano si stima una diminuzione di circa il 10%, mentre in altre zone della Franciacorta fino anche al 50%. I vini, secondo le stime, dovrebbero avere qualità leggermente diverse rispetto al solito. "Vi sono un buon equilibrio tra acidità e alcolicità – spiega Frusca – la partenza è buona. I vini saranno a gradazione leggermente più alta e l’acidità garantirà la freschezza dei vini, che avranno note tropicali. Sarà una grande annata per le riserve".

Lo scorso anno le vendite di Franciacorta docg sono aumentate del 20% e ora si profilano nuovi mercati. "È proprio così – sottolinea Francesca Faccoli, responsabile della comunicazione dell’azienda di famiglia – noi stiamo addirittura vendendo in Thailandia, in Giappone e sui mercati internazionali". Come per tutti i settori i costi sono cresciuti. "Il costo dell’energia è aumentato – sottolinea –così molte materie prime. Il nostro compito è mantenere comunque sempre standard altissimi". "Arriviamo da annate non generose e alcune cantine sono costrette a rimandare ordini per mancanza di prodotto – rimarca il presidente del Consorzio per la tutela del Franciacorta –. Abbiamo bisogno di una vendemmia buona e ci auguriamo che il tempo sia favorevole".