Vinile, passione senza tempo: un successo la Fiera del disco a Legnano

Boom di presenze allo storico locale Land of Freedom

Un’immagine della della Fiera del disco

Un’immagine della della Fiera del disco

Legnano, 14 gennaio 2019 - Nell'epoca della tecnologia gli appassionati di musica riscoprono il vinile. Sembra una contraddizione ma non lo è. Così un sorriso lo strappa la Fiera del disco, ritrovo per appassionati del settore che è andata in scena ieri a Legnano, all’interno dello storico locale Land of Freedom. Gli autori della kermesse sono Enrico e Mauro Pesce, padre e figlio, e Bruno di Stasi.

Tutti collezionisti di vinili, tutti nel mondo della musica a 45 e 33 giri: tremenda nostalgia quando il pezzo dell’artista lo potevi toccare con mano. E con mano toccano ancora tutti i tanti collezionisti presenti: «Io ho tre juke box e la musica l’ascolto soltanto così» spiega Rossano, un attempato signore sui 60 anni che da giovane suonava la batteria nei locali del Lago Maggiore. Ma cosa cercano i collezionisti puri e duri? Lo abbiamo chiesto a Giovanni Ghioni, uno degli standisti più preparati del settore: «Apprezzano i Pink Floyd, ma anche Vasco non va male. La prima stampa di “Cosa vuoi che sia una canzone” vale anche quattromila euro».

Artisti di tutti i generi, ma anche prezzi per tutte le tasche: dai 5 euro per le banalità musicali degli anni 70’ ed ’80, agli oltre 200 per le copertine perfette di vecchi successi a tiratura limitata. «I Beatles li chiedono sempre – continua Ghioni -, non sono mai passati di moda». Di appassionati ce ne sono tanti e la fiera itinerante messa in piedi dagli organizzatori inizia a farsi conoscere. Un tam tam mediatico partito con una locandina piuttosto anonima cinque anni fa, che adesso invece ha creato un vero e proprio movimento di discofili nella zona dell’Alto milanese. Dopo Legnano anche Magenta, poi sarà la volta di Mariano Comense e di Nerviano. Un circuito di fiere dedicato al vinile, sempre ed esclusivamente al coperto perché, come spiega il decano Enrico Pesce, «I dischi all’aperto si rovinano». Chi arriva tocca con mano, sfoglia, guarda le copertine, rigorosamente sotto pellicola per non rovinare la qualità del disegno. Presenti esperti del settori come i musicisti Renato Franchi e l’ex batterista di Battiato Gianfranco D’Adda. «Ormai siamo clienti fissi della fiera» spiega Renato. Gli fa eco Gianfranco: «Io sono un collezionista di chicche. Cerco gruppo italiani anni ’60 e ’70, ma anche altro».