Legnano, anche a Ferragosto la mensa dei poveri resta aperta

Dal 2003 tutti i giorni c’è un piatto in tavola per chi è in difficoltà

La mensa dei poveri di Legnano

La mensa dei poveri di Legnano

Legnano (Milano), 13 agosto 2019 - Mai un giorno di chiusura, da quando ha messo i piatti in tavola la prima volta. Sempre aperta dal 7 luglio 2003 e a maggior ragione nel giorno in cui è più forte il bisogno di amicizia: Ferragosto. La Mensa dei poveri, inserita nella Casa della carità di via Santa Teresa del Bambin Gesù, dà appuntamento giovedì dalle 11 alle 12. Come sempre l’offerta è di un pranzo completo, che per tanti utenti è anche l’unico pasto della giornata (non deve così stupire l’orario delle 11). "Non so ancora quale sarà il menù, ma sicuramente la Provvidenza ci aiuterà", afferma Paolo Evalli, coordinatore della Mensa. Chi si rivolge a voi? "Abbiamo una presenza media giornaliera di 69 persone, in linea con il dato dello scorso anno, metà italiani e metà stranieri. Tra gli italiani vi sono pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese, e disoccupati. Tra gli stranieri, abbiamo una prevalenza di sudamericani e magrebini. Il bisogno numero uno è il lavoro".

Cercare un’occupazione che dia dignità, un posto nel mondo, un’identità: la Mensa assicura il soddisfacimento del bisogno primario, il nutrirsi, ma presta attenzione anche alle altre esigenze dell’uomo. "Merito dei nostri splendidi volontari, una decina - prosegue Evalli -. Il loro servizio è impagabile". A metà 2014 la struttura introduce un tesserino. "Nessuno viene schedato, ci serve unicamente per "riconoscere" la persona. Da allora a oggi abbiamo prodotto 1.300 tesserini: se pensiamo che abbiamo 35-40 frequentatori abituali della mensa, il numero dimostra come ci sia molto transito e come tanti siano passati di qui e abbiano usato il servizio solo temporaneamente. Poi si sono spostati, magari hanno trovato lavoro fuori città o raggiunto parenti in altri Comuni". Infine, non ultimo, un doppio appello. "Nuovi volontari sono sempre accolti a braccia aperte - conclude Evalli -. Abbiamo anche bisogno di donazioni di generi alimentari, nella fattispecie pasta, salsa, tonno e formaggi stagionati (per una più lunga conservazione, ndr). Questo perchè il Parlamento europeo ha ridotto i finanziamenti sulla fornitura di generi alimentari agli indigenti, in conseguenza dell’aumentata povertà nei Paesi d’Europa".