Legnano, sul lastrico dorme in auto: "Salvini venga a vedere come vive un italiano"

Il 53enne, che vive in macchina con la moglie e due figli, chiama in causa il Ministro

DRAMMA Andrea vive con la sua famiglia in auto ormai da luglio

DRAMMA Andrea vive con la sua famiglia in auto ormai da luglio

Legnano, 7 noevmbre 2018 - «Fateci parlare con Salvini perché gli facciamo vedere come trattano gli italiani nel comune di Legnano». L’appello provocatorio arriva da Andrea, 53enne legnanese che da mesi dorme in auto con la moglie ed i due figli. Una soluzione per questa famiglia, sfrattata all’inizio di luglio, non è ancora arrivata e la situazione adesso va anche peggiorando considerato il clima a cui si andrà incontro verso la stagione invernale con maltempo e freddo che potrebbero causare non pochi problemi.

«Ci hanno contattato diverse associazioni, ma il discorso burocratico con Aler risulta davvero lungo e noi non possiamo più aspettare tramite questo canale che al momento sembra chiuso. Mi hanno anche chiesto di fare domanda di invalidità per accelerare la pratica, ma io non sono d’accordo. Non voglio imbrogliare nessuno, voglio solo un tetto per la mia famiglia». In queste settimane nulla è cambiato ed il copione per questo periodo è stato il medesimo: auto parcheggiata in qualche posto tranquillo e non troppo isolato a Legnano e dentro quattro persone che vi passano la notte.

«Tutto  ciò è disumano, come è disumano che il sindaco non ci riceva più. L’altra sera sono passati i carabinieri da noi per sapere se era tutto apposto quando pioveva forte. Sono stati gentile con noi, lo sono sempre». Intanto la famiglia non riesce neppure a lavarsi: «Ci sciacquiamo il viso nei bagni pubblici e mio figlio riesce a farsi la doccia quando va a calcio, ma sono passati diversi giorni senza noi altri siamo riusciti a lavarci. Non è una condizione umana». Andrea poi ammette: «La mia testa scoppia a volte e nel vedere la mia famiglia in questo modo mi porta a pensare a gesti estremi. Non riesco più a sopportare una situazione simile».

Poi i ringraziamenti: «Francesca è stata di parola e ci ha offerto da mangiare e la ringraziamo. Siamo anche andati alla chiesa dei Frati e ci hanno dato dieci euro che ho rifiutato. Non vogliamo la carità da nessuno ma essere trattati come persone. Io non ho mai fatto del male a nessuno, solo a me stesso nel caso quindi non capisco perché nessuno ci aiuta a farci sentire una famiglia come le altre con un tetto sopra la testa per ricominciare a vivere come ogni comune mortale merita di fare».