Fabbriche chiuse e siti dismessi: Legnano ora deve scrivere il futuro

Dall’ex Manifattura alla Pensotti: le storie delle principali aree abbandonate in cerca di rilancio

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Legnano (Milano) - Bisogna circoscrivere sulla mappa di Legnano le aree dismesse appena passate di mano, quelle per le quali i piani di recupero sono in discussione, quelle pronte alla vendita e quelle che dovranno forse attendere ancora un po’ prima di avere una nuova destinazione per rendersi conto di cosa stia succedendo: è la città che cambia e basta colorare di un rosso acceso queste aree per accorgersi che da qui passa il futuro. I gruppi di opposizione hanno protocollato una richiesta di convocazione urgente della commissione urbanistica del Comune di Legnano per provare a fare il punto su un gran numero di situazioni, che negli ultimi mesi hanno subito un’accelerazione, imponendo capacità di mediazione e "piedi di piombo", ma anche trasparenza da parte dell’amministrazione comunale.

Ecco le principali questioni sul tavolo. Ex Manifattura: gli oltre 40mila metri quadrati in pieno centro cittadino sono passati di mano qualche mese fa dopo l’ennesima asta, l’ultima di una lunga serie che aveva fino a quel momento dato solo risultati negativi. Ad aggiudicarsi la ex manifattura è stata infine Officine Mak, che poco prima aveva anche messo le mani sulla ex Crespi, area dismessa a vocazione commerciale. L’ ex Manifattura è invece un contesto che interessa anche al pubblico e per il quale sarà necessaria una lunga trattativa. Ebbene, a che punto siamo? Al momento si tratta di primi approcci anche se, proprio in questi giorni, era stato programmato un ulteriore incontro che potrebbe essere l’occasione per aggiornare sulle intenzioni dei nuovi proprietari.

Ex BernocchiMottana in corso Garibaldi: Nel marzo dello scorso anno è stata firmata la convenzione urbanistica che segnava il via al percorso per dare attuazione al progetto di sistemazione idraulica e spondale del fiume Olona, prima fase del recupero delle aree dismesse. L’ambito ha un’estensione che supera i 77mila metri quadrati: il progetto urbanistico si realizzerà attraverso cinque piani attuativi, corrispondenti ai cinque sub ambiti, indipendenti fra loro e in ciascuno dei quali il masterplan individua le aree da cedere per servizi, la viabilità interna ed esterna, la suddivisione delle aree edificabili e la destinazione d’uso. "Central park": questo era il nome, piuttosto impegnativo, dato all’intervento previsto anni fa in via Firenze, in un’area che fu della ex Pensotti e che, quando il progetto è stato infine abbandonato, è poi rimasta incolta per anni. Sarebbero dovuti sorgere sei palazzi con una dotazione di esercizi commerciali piuttosto ampia affacciata su viale Sabotino: non se ne fece nulla e a metà 2020 l’area è infine passata di mano per una cifra irrisoria, mezzo milione di euro circa. Ora si attende di capire che intenzioni abbiano i nuovi proprietari.

Legnano Ppatrimonio, via SabotinoMenotti: è l’ultima area entrata nelle cronache perché pare si sia ormai vicini a una svolta. Il terreno in questione è l’unico bene rimasto "in pancia" a Legnano Patrimonio, società nata per la cartolarizzazione dei beni del Comune. Operazione non riuscita, tanto che a oggi il terreno è ancora fermo al palo mentre i creditori bussano da tempo alla porta della stessa società in attesa di essere definitivamente liquidata. Un’idea di massima che prevede residenziale e commerciale è stata però presentata in Comune a novembre ed entro due settimane il Comune dovrà dare una risposta autorizzando o meno le speranze di un potenziale compratore. Sul lato opposto di viale Sabotino è già in divenire un altro piano che prevede la realizzazione di insediamenti commerciali: sulla stessa direttrice si affaccia anche il già citato ex Central Park Aree ex Tosi: infine ecco le aree ex Tosi e collegate. Le due palazzine da nove piani che si affacciano su piazza Monumento, già passate di mano anni fa e poi entrate nel fallimento della Trilands, sono state vendute all’asta nell’autunno del 2021, ma i nuovi proprietari non si sono ancora palesati. A marzo, invece, scadono ben quattro aste per altrettante aree della ex Franco Tosi in diverse zone della città. Per tre di queste si tratta di immobili a destinazione prevalentemente industriale, mentre il lotto che integra la ex mensa e l’ex dopolavoro Tosi in via CairoliMicca potrebbe forse attrarre altri potenziali compratori.