Legnano, scontro sull'ex Sanatorio

L'assessore Bianchi in cerca di una soluzione per l'edificio in rovina interpella la Soprintendenza. La replica di Brumana non si fa attendere

L'ex sanatorio di Legnano

L'ex sanatorio di Legnano

Legnano (Milano), 23 dicembre 2020. «Abbiamo chiesto alla Soprintendenza di effettuare un sopralluogo al solarium del Parco Ila così che si possa concordare cosa sia possibile fare per salvare questo manufatto»: a fare il punto su cosa il Comune stia facendo per dare un futuro al solarium dell’ex sanatorio al Parco Ila, è stato l’altra sera in consiglio comunale l’assessore Marco Bianchi, sollecitato da un’interrogazione sull’argomento. La risposta non è però piaciuta a Franco Brumana, consigliere di opposizione e portabandiera della causa del solarium, che solo poche ore dopo ha accusato l’assessore di tergiversare e di affrontare la vicenda solo dal punto di vista burocratico. 

Come noto dopo l’ultimo crollo di una parte dello storico manufatto, c’è stata una mobilitazione che ha condotto alla nascita di un gruppo Facebook, Il Parco del Sanatorio, che supera ormai i 1.200 iscritti e che vuole spingere l’amministrazione a un intervento rapido di salvaguardia dopo anni di abbandono totale. L’altra sera Bianchi, dopo aver fatto accenno ai due sopralluoghi dei tecnici comunali che hanno confermato lo stato di degrado avanzato della struttura, ha illustrato le azioni messe in atto: «Abbiamo dato mandato agli uffici affinché si proceda con la valutazione di possibili progetti: i lavori sono ora in fase di studio – ha spiegato l’assessore -. Oggi abbiamo infine inoltrato una comunicazione alla Soprintendenza in cui si notifica lo stato di abbandono della struttura, spieghiamo di aver dato mandato agli uffici per la predisposizione di un progetto e chiediamo di concordare un sopralluogo per capire quali possano essere la possibili soluzioni».

«L’unico provvedimento concreto da lei assunto è stato quello di disporre il ripristino della recinzione dei solarium al fine di evitare che sia possibile ai cittadini avvicinarsi - ha replicato poche ore dopo Brumana che, in riferimento alla chiamata in causa della Soprintendenza, è stato ancora più duro -… in sostanza lei si è affidato agli stessi funzionari , che questi anni avrebbero dovuto vigilare sulle condizioni dei solarium e che non hanno assunto alcuna iniziativa per scongiurare il grave deterioramento in atto. Si renda conto che di fatto lei sta tergiversando». Brumana torna dunque a chiedere l’immediata messa in sicurezza della struttura da mettere in atto prima di tutto «con la realizzazione di una copertura esterna che preservi dalle intemperie e dalle infiltrazioni»: «per favore esca in fretta dal ruolo burocratico che ha assunto e dimostri di amare la città e le sue bellezze - conclude il consigliere di opposizione rivolgendosi all’assessore - trattando il problema dei solarium come una vera emergenza. Come si trattasse di un’alluvione«.